Recioto della Valpolicella Classico 2015 Vogadori: la recensione


Il Recioto Vogadori 2015 è un vino dolce abbastanza atipico per la zona della Valpolicella: non è il classico vinone super concentrato, muscoloso, tannico e dolce, dolce, dolce in modo assurdo. Anzi nel rispetto della filosofia della cantina Vogadori è molto pulito, immediato e ha una naturalezza di ritmo eccellente.
Il primo complimento che si può fare ad un vino dolce come il Recioto è che non sia troppo dolce, ma che riesca a mantenere la rotta verso uno sviluppo aromatico dinamico, ampio e speziato certo, ma basta che non sia compiaciuto.
E in questo il Recioto Vogadori fa un buon lavoro, anzi vanta una freschezza e una beva fuori dal comune, tanto che come perfetta maturità siamo ancora lontani dal suo apice. Bevuto adesso è un buon vino, ma è ancora in cerca d’equilibrio, il frutto è maturo, caldo e vellutato, ma ancora molto affilato, con 3-4 anni di riposo in bottiglia riuscirà ad amalgamare parti dure e morbide con più coerenza.
Ma vediamo l’uvaggio di questo Recioto Vogadori 2015: Corvina, Corvinone, Rondinella, Oseleta. I grappoli vengono raccolti e poi messi sulle arele fino a Gennaio-Febbraio, vengono pigiati, il mosto fermenta per 40 giorni in acciaio e poi in botte. Il risultato è un vino elegante, ma austero, che non cerca morbidezze e marmellate muscolose, anzi punta dritto ad una complessità eterea e speziata molto titillante.
Il bouquet
Il naso è classico, non ci sono sbavature, tutti i profumi di amarena, ciliegie sotto spirito, prugne, cioccolato, cacao, liquirizia e erbe alpine ci sono. Tocchi di spezie dolci a ricamare il profilo aromatico. Quello che ci è piaciuto è la semplicità, la naturalezza con cui si aprono questi profumi, la pulizia generale e la freschezza del frutto, che occhieggia alla marmellata, ma non si lascia mai andare al molliccio.
Il sapore
In bocca è una sorpresa, caldo, denso, ma sospinto da freschezza tonante, non si ferma un attimo, passa dai toni amaricanti dei tannini ad alcuni spigoli, per poi sfumare nella dolcezza al sapore di amarene. Non è un vino difficile, troppo complesso o strutturato o pretenzioso, anzi non si nasconde dietro un estratto esagerato. Nel complesso è un vino ottimo, ma non stilizzato o che va su un binario. Da provare per scoprire i sapori “naturali” del Recioto: un vino unplugged.
Premio vino coraggio.
Abbinamenti consigliati
Torta di mele, zuppa inglese, tiramisù.