Maker’s Mark 46 bourbon whiskey: recensione
Il Maker’s Mark 46 bourbon whiskey è un distillato forte, potente, ma morbido: ti accarezza il palato con un sapore vellutato e una infinità di spezie. In pratica è la versione del Maker’s Mark semplice che viene imbottigliato cask strength in botti di quercia americana bianca con aggiunta di particolari doghe ultra speziate che aumentano le sensazioni di caramello e vaniglia: in pratica è un base sotto steroidi che picchia duro, ma non ha un filo di austerità e se vogliamo questo è il suo grande limite: una dolcezza un po’ ridondante e prevedibile, quando invece un tocco di brio in più non avrebbe gustato. Prendete la triade di caramello, vaniglia e ciliegie sotto spirito ed elevateli alla massima potenza e poi immergeteli in un mare di caramello bruciato.
Non fraintendeteci è un buon wheated bourbon, non vi deluderà, ma molto sbilanciato e stilizzato, con questa speziatura che porta il profilo gustativo e aromatico ad un parossismo che perde lucidità nel tragitto. Come ben sapete nel mashbill Maker’s Mark sia base che nel 46 non c’è segale, ma solo mais, orzo e frumento al posto della segale, quindi manca quel tocco mentolato e pungente dato dalla segale, ma spinge ancora di più sulla dolcezza.
Come viene fatto il Maker’s Mark 46 bourbon whiskey
Questo sontuoso distillato è nato nel 2010, come nuova edizione, dopo anni di produzione del semplice Maker’s Mark, ma tendenzialmente le differenze riguardano affinamento in legno e grado alcolico. A livello pratico di mash bill, fermentazione e distillazione sono identici. A livello di sapori e profumi sono simili, ma di intensità e spessore diversi. Come detto le proporzioni di cereali sono uguali, ma il distillato viene messo ad invecchiare in particolari botti di quercia americana fatta con una miscela di legni diversi, caratterizzati dalla presenza di 10 doghe particolari di quercia francese, usate per amplificare la sinfonia di caramello, spezie e vaniglia. Prendete il base e pompatelo di brutto con un make-up esagerato: questo è il succo detto in maniera brutale. Il grado alcolico dichiarato è di 47 gradi alcolici.
Caratteristiche organolettiche del Maker’s Mark 46 bourbon whiskey
Il naso è intenso, baldanzoso, pieno di frutta rossa matura, burro, vaniglia, miele, caramello bruciato e popcorn. Ha calore, ritorni sottili di fiori, ma non va tanto per il sottile e cerca subito di aggredirti con la sua potenza baroccheggiante.
Al palato picchia duro, è caldo e veemente sul palato, ti seduce con note morbide e altre speziate e decise, ma non pensate neanche ad un secondo a severità o tannini: vuole essere vellutato e scorrevole ad ogni costo. Certo il calore lo rende particolarmente incisivo, ma in realtà è piacevole bevuto anche senza acqua. Se aggiungete un cucchiaio di acqua fresca emergono profumi più delicati e floreali, ma già così è molto leggibile e di facile beva. Brucia in pancia, ma non in gola.
Nel complesso non è detto che vi piaccia, anche se siete amanti del bourbon, punta molto all’estrosità, ma piglio, carattere e qualità non sono in discussione. Come detto gli facciamo un solo appunto: un po’ di lentezza, di macchinosità e staticità che non vuole uscire dal binario della dolcezza, ma è mancanza di slancio, non certo spessore.
Prezzo del Maker’s Mark 46 bourbon whiskey
45-48 euro: un prezzo giustificato da una lavorazione certosina e un grado alcolico maggiore rispetto al bourbon base della casa. Siamo stati severi nel sottolineare i difetti, ma non è malvagio per nulla.
Quali cocktail fare?
Mint Julep, Whiskey sour, Old Fashioned, Ward 8, Vieux Carré.
Quali piatti abbinare?
Dolci al cucchiaio, zuppa inglese, cioccolato, terrine di salmone, brisket e pulled pork, salame di cioccolato, torta di mele.