Vigna Serè 2003 di Romano Dal Forno: recensione
Il Vigna Serè 2003 è classificato come semplice IGT, ma in realtà è uno dei Recioti più splendenti, sontuosi e avvolgenti che potrete mai assaggiare.
L’uvaggio di questo vino passito è il seguente: 55% Corvina, 15% Rondinella, 20% Croatina, 10% Oseleta, non il classico assemblaggio della Valpolicella, ma neanche così eretico.
Viene prodotto solo nelle annate eccezionali e questa 2003 mostra già segni di rara eleganza e un’evoluzione che vira sul torrefatto, ma con grazia.
Come per ogni grande vino, la nascita di questa bottiglia è frutto di una cura maniacale, selezione estrema dei grappoli, che poi riposano per 4 mesi e quindi vinificati e messi a riposare in barrique. 36 mesi di affinamento in botte, poi 24 mesi in bottiglia.
Il bouquet
Il bouquet è già evoluto e maturo con prugne sotto spirito, caffè, radici, confettura di ciliegie e rimandi di lacca e cacao.
Il sapore
Al palato è denso e scuro, baroccheggiante per dolcezza, ma dinamico, con uno slancio di freschezza che lo mantiene vivido e mai ridondante.
La cura c’è, la materia prima pure, quindi che dire, vale fino all’ultimo centesimo?
La risposta è sì, vale, è un vino di grande carattere, sontuoso, intenso, ma di estrema concentrazione, un nettare da centellinare, quasi un balsamico tradizionale in cui smarrirsi in una pace dei sensi e allora torniamo alla solita diatriba tra dalfornirsti vs quintarellisti.
Naturalezza vs estetica del mosto, ma non siamo qui per fare un fight club in cantina, ma per giudicare un vino e il giudizio è insindacabilmente positivo, vale fino all’ultimo dei 120 euro a cui lo troverete in cantina.
Quali piatti abbinare
Forse è uno dei pochi vini, non fortificati, in grado di accompagnare ogni tipo di dessert al cioccolato: mud cake, tiramisù, crostate pere e cioccolato, salame di cioccolato, brownies.