Grappa di Moscato di Marolo: recensione e scheda tecnica
La grappa di Moscato di Marolo è un distillato sfacciato, impertinente, che non si nasconde, anzi ti assale con una ridda di profumi esotici, fruttati e floreali che non danno scampo.
Non è una grappa discreta, fine o giocata su un equilibrio sottile, al contrario punta tutto su sontuosità ed intensità: appena avvicinerete il naso sarà amore o odio.
Non ci sono mezze misure, d’altronde il Moscato è il vitigno aromatico per eccellenza e questa grappa ne ricalca i profumi e le caratteristiche in maniera certosina.
Il grado alcolico è pari a 42 gradi.
Il bouquet
Prugne e fiori, pesche e fiori, melone e fiori, richiami gentili di erbe aromatiche e ancora fiori. Tutto il bouquet è intrecciato di fiori, sbucano da ogni dove e rendono questa grappa la regina dei distillati profumosi.
Forse è un tantino monotona e fine a sé stessa, incapace di trovare uno sviluppo aromatico più snello, a causa di questo corredo floreale, ma il fascino è innegabile, almeno nei primi minuti.
Il sapore
In bocca è coerente con il naso, ampia nei richiami, rotonda e piacevole, con una buon ritmo e mai troppo complessa. Diciamo che al palata sa offrire più dinamismo che al naso. La sensazione di calore è netta, la struttura robusta, ma ben definita, il finale è lungo, appagante, con ritorni di frutta matura.
Sintetizzando è una grappa che non lascia nulla al mistero, si mostra subito per quello che è, e per quanto sia monocorde abbiamo apprezzato questa sincerità.
Prezzo
28-32 euro.
Quali cocktail fare con la grappa di Moscato di Marolo?
Non è una grappa da lavoro, con tutti questi profumi e suggestioni lascia un segno indelebile, tuttavia provatela con il Ciuco cocktail e vedrete che farà faville con il melone del cocktail.
Abbinamenti consigliati
Dolci al cucchiaio, zuppa inglese, cioccolato, terrine di salmone, brisket e pulled pork, salame di cioccolato, torta di mele.