Chablis Premier Cru Beauroy 2019 Domaine Hamelin: un vino dall’ottimo rapporto qualità-prezzo
Lo Chablis Premier Cru Beauroy 2019 Domaine Hamelin è un vino piacevole, molto floreale e roccioso, stracolmo di profumi di ostriche, mare, iodio, roccia, pomice, sassi e tutto quello che potete trovare sul manuale del bravo geologo.
Ma soprattutto è un vino appena nato. Molti commettono l’errore di giudicare uno Chablis solo in base a quello che sentono, ma se si sente la roccia, sia al naso che in bocca, è buon segno. Significa che il vino ha spessore e fiorirà allo scoccare dei primi 10 anni di vita. Bere questo vino oggi è una follia. Certo, lo si giudica per la profondità e lo spessore, ma non di certo per la complessità o i profumi di fiori, cedro candito e pesca.
Questi sono esercizi sterili da assaggiatori onanisti, ma per chi vuole bere buoni vini al momento giusto, potete andare tranquilli e comprarlo. Costa al massimo 30-32 euro ed è un vino nato per invecchiare e stupire, ma non adesso. Certo non stiamo parlando di un Grand Cru di fama mondiale o di un vino pirotecnico, ma di un buon mediano che corre, sa fare tutto in campo e non molla mai. Non un fuoriclasse, ma il suo sporco lavoro lo sa fare. Se volete qualcosa di più sostanzioso dimenticatevi di questa fascia di prezzo e iniziate almeno a raddoppiare il prezzo base. A voi le conclusioni.
Come viene prodotto
La cantina Domaine Hamelin sta attraversando un periodo di rinnovamento e da classica-tradizionalista sta spostando il baricentro verso un rinnovamento tecnologico. Le vigne sono vecchie di 40 e passa anni e ricoprono tutto il versante di una collina, ottimamente esposta a sud. Si pratica la lotta integrata, ma lentamente si sta riducendo sempre di più l’uso di prodotti antiparassitari. I diserbanti sono stati abbandonati e i filati sono inerbiti. Fermentazione con temperatura controllata e affinamento in acciaio per 14 mesi.
Caratteristiche organolettiche
Il vino ottenuto è un po’ stilizzato, molto classico vecchi stile, ingessato in una struttura dove sono i toni molto agrumati a dominare, ma questo non significa che sia un vino da disdegnare. Anzi, la carica minerale è estrema, intensa e penetrante e lascia spazio ad un’evoluzione che, con questa acidità sarà, interessante.
Il bouquet è timido appena aperto, tutto rocce e un accenno di idrocarburi, ma poi si apre con fiori, frutta ed erbe aromatiche. Il profumo del mare domina.
Al palato ritorna la salsedine, rocce e ostriche si mordono con una spruzzata di limone nel finale. Adesso come adesso è uno Chardonay acuminato e tagliente, ma acerbo e monotematico. Tuttavia, se gli darete il tempo che merita, vi saprà ricompensare con un’evoluzione più che soddisfacente.
Prezzo
30-32 euro: ok, il prezzo è giusto!
Abbinamenti consigliati
Vitello tonnato, spaghetti alle vongole, tortelli di zucca alla mantovana, spaghetti di riso con gamberi e verdure, ravioli di erbette alla parmigiana, risotto al tartufo, spaghetti alla carbonara, pad thai.