Baron de L Pouilly Fumé 2003 de Ladoucette: il miglior Sauvignon Blanc del mondo?
Sarà banale, ma il Baron de L Pouilly Fumé 2003 de Ladoucette è uno dei Sauvigno Blanc migliori che abbiamo mai assaggiato nella nostra vita. Ha tutto: corpo, profondità minerale siderale, lunghezza infinita che parte del dettaglio per lanciarsi in un affresco di struggente bellezza. Ma soprattutto è un Sauvignon non massaggiato e pompato dal legno: è tutto fatto e affinato in acciaio e quindi le note verdi, le rocce, i fiori e i profumi sono affilati. Certo si concede rotondità e opulenza, ma lo fa con un piglio sfacciato e graffiante, senza mai scadere nell’acidità grossolana.
È il Sauvignon Blanc perfetto, il migliore in assoluto?
Parole grosse e prive di senso quando si parla di vino, ma senza ombra di dubbio è un vino nato in condizioni particolari e pronto a sfidare i decenni e non abbiamo paura a definirlo uno dei grandi miti della Loira bianca, sicuramente uno dei rappresentanti più carismatici dei Sauvignon del piccolo borgo di Pouilly.
Non batte ciglio, neanche dopo 12 anni trascorsi in cantina a dormire. Ancora ha una forza che ti penetra il palato con stilettate di ghiaccio e gesso, ma lo fa con garbo, ti seduce, ti accarezza e non si limita alla prepotenza. No, si apre in mille sapori, profumi evoluti che ti avvolgono creando una sinfonia unica.
Come viene prodotto
Prodotto solo nelle annate straordinarie. Le uve provengono dalle colline intorno a Pouilly, dove terreni a prevalenza argillosa attirano il calore di giorno e lo rilasciano di notte.
Grande escursione termica e maturazione lentissima. Proprio per questo il sapore di questo vino è straordinario. La lunghezza e la complessità che viene da una maturazione prolungata e costante, anche in un’annata abbastanza calda.
Come sempre la Loira ha rinfrescato con correnti di aria fredda, evitando l’effetto cottura al forno. Fermentazione e affinamento in acciaio.
Caratteristiche organolettiche
Colore giallo dorato scintillante. Naso molto verde e minerale: è un intreccio spinoso dove fioriscono fiori a non finire. Menta e salvia ti prendono subito a schiaffi, mentre ti accarezza con toni più opulenti di origine tropicale.
Il frutto è polposo, candito, ma non cedevole, mantiene precisione e non si lascia andare. Miele, cera d’api e incenso. I profumi evoluti sono incredibili.
Al palato è ampio, sontuoso nell’incedere, molto fresco, ma come detto si apre in una miriade di sfaccettature verdi e salate. Equilibrio perfetto, grande armonia, anche se il piglio è sempre tenace e non cede alla morbidezza piaciona.
Prezzo
200 euro per l’annata 2003, le annate nuove le potete comprare a 80-85 euro e il prezzo è ottimo, anche come bottiglia da investimento. Con il tempo si rivaluta senza problemi, tanto che dopo 10 anni già riesce a crescere del 50%.
Abbinamenti consigliati
Vitello tonnato, spaghetti alle vongole, tortelli di zucca alla mantovana, spaghetti di riso con gamberi e verdure, ravioli di erbette alla parmigiana, risotto al tartufo, spaghetti alla carbonara, pad thai.