Barbaresco Cortese Rabaja 2010: il vino perfetto
Il Barbaresco Cortese Rabaja 2010 è un Nebbiolo incredibile per finezza, eleganza del tratto e succosità. È il classico vino rosso che riesce ad esaltare le doti eteree del Nebbiolo e a racchiudere in sé un terroir unico come quello di Rabaja, una collina con esposizione perfetta, ventilata e terreni a base di calcare e argille, nel cuore delle Langhe.
Come viene prodotto il Barbaresco Cortese Rabaja 2010
Chiaramente è un Nebbiolo prodotto in purezza con uve che provengono dal mitico cru di Rabajà, con esposizione sud, sud-ovest. Dopo la vendemmia la fermentazione avviene in cemento, a cui segue un affinamento di 22 mesi in grandi botti di rovere di età variabile, ma mai nuove. Prima di essere messo in commercio riposa per 10 mesi in bottiglia. E in questo caso ha riposato per sei anni nella nostra cantina e che Dio benedica il momento in cui lo abbiamo messo via.
Il bouquet
È uno spartito suonato in un bosco da un’orchestra talentuosa, dotata di capacità, ma anche precisione: ogni sentore è scandito con nettezza, squillante eleganza, pulizia e non c’è traccia di sbavature. Il frutto è sottile, un turbine pungente con anguria, ciliegie sotto spirito, lamponi, pompelmo e arance rosse che si alternano in una danza sfrenata. Le spezie sono appena accennate, sornione, i toni terrosi di radici, china, rabarbaro sono splendide pennellate che fanno da contrasto alla solarità del frutto. I toni eterei di lacca e smalto sonnecchiano e fanno da cornice con grazia ed eleganza.
Il sapore
Forte identità territoriale, schietto, dritto, sapido e roccioso, con sapidità che sa di mare e spinge il sorso, lo fa andare avanti ad ondate, quasi avessimo addentato uno scoglio. Finale di menta, cioccolato e ancora questo frutto che arriva a sciabolate solari con pompelmo rosa e anguria. Lunghezza del sorso assurda, bevibilità stellare, grande profondità aromatica e compattezza. L’estrazione è misurata, mai una sbavatura, mai un tono di volgare marmellata iper-ossigenata, l’austerità domina, ma con leggiadria, non è un vino buio, denso o scorbutico, anzi ti invita con una beva contagiante ed irrefrenabile. I tannini sono scolpiti con grazia, sono scheletro e sangue del vino e lo rendono sempre teso, ma ben definito.
È difficile trovare un Barbaresco, o meglio un Nebbiolo, che riesca a trasmettere in maniera così diretta e facile una complessità stratificata e abbagliante. Tutte le note eteree, il terziario evoluto che sa di erbe, pece e spezie si traducono in sensazioni molto leggibili, che sul palato e nella corteccia cerebrale si trasformano in endorfine pure, immagini vivide e sensazioni tattili molto precise. Un vino immaginifico, ma al tempo pragmatico, senza Se volete scoprire il gusto del Nebbiolo, questa è una bottiglia icona, una da provare a tutti costi, anzi a costo ridotto, visto che il prezzo è molto abbordabile, rispetto ad altri Barbareschi venduti ad un prezzo.
La pietra di paragone per tutti Barbareschi, sarebbe bello avere questa bottiglia a disposizione per fare il confronto con tutti gli altri vini della categoria, per misurarli sorso dopo sorso e vedere chi ne porta di più a casa.
Un vino è grande quando un vino è semplicemente frutto della vite e del lavoro dell’uomo, senza forzature.
Il prezzo
41-50 euro: potrebbe costare anche 70 che li varrebbe tutti fino all’ultimo centesimo. Il miglior Barbaresco per rapporto qualità prezzo, senza ombra di dubbio.
Abbinamenti consigliati
Carattere, spessore, tannini, grande sapidità, la struttura è buona, ma non esagerata, quindi attenzione alla carne. Ottimo con ragù e tartufo, ma non è il classico vino rosso da battaglia, da provare con: pollo al curry, costine con salsa barbecue, lasagne al forno, roast beef, pulled pork, hamburger, filetto alla Wellington.