Aberlour A’Bunadh whisky: recensione, scheda tecnica
L’Aberlour A’Bunadh single malt è un whisky scozzese caldo e avvolgente, molto maturo, dove il malto raggiunge vette di carnosità assolute, grazie all’affinamento che avviene solo in botti usate per fare lo sherry oloroso.
Come ben sapete il whisky Aberlour A’Bunadh è un’edizione limitata, particolarmente pregiata e curata, creata in onore di James Fleming, il fondatore della distilleria Aberlour, una delle più interessanti dello Speyside.
E questo single malt è figlio dello Speyside, ogni sua goccia ne è impregnata. Malto e miele, caramello e spezie, morbidezza, ma anche calore, carnosità del frutto, freschezza, erbe e fiori a non finire. C’è molta finezza in questo distillato, nasce da un’accurata selezione di small batch che affinano in sherry butts e non vedono altro legno. Una tecnica questa che aiuta molto ad ossigenare il whisky, lo concentra, aumenta i profumi e i sapori ossidati e nutty dati dallo sherry e al contempo il frutto diventa decadente, cremoso e sontuoso. Ma spesso è una via facile per pompare di steroidi il whisky, è un metodo per farlo sembrare più ricco e rotondo, ma non questa volta. L’affinamento è stato gestito con grande sensibilità, hanno dato spinta e sviluppo, senza mai scadere nella stilizzazione, il pericolo più grande. Per il prezzo a cui è venduto l’Aberlour A’Bunadh è sempre un ottimo acquisto, anno dopo anno non delude mai.
Caratteristiche organolettiche del whisky Aberlour A’Bunadh
Non pensate che sia un morbidone flaccido, anzi appena avvicini il naso ti colpisce con note di frutta sciroppata, spezie, torta di mele, meringa, crema pasticcera e poi va avanti come una locomotiva con spezie a non finire, crostata di limone e cannella. Il tono è prepotente, goloso, massiccio: è un blocco enorme di arancia candita incorniciata da cioccolato e vaniglia. Lo sherry ha lavorato profondamente rendendolo pungente, mentolato, caramellato, ma anche pieno di suggestioni nutty di frutta secca e fichi. Finale medicinale di erbe e ginestra immersi nel mou.
Al palato è caldo e pepato, con rivoli di miele e noce moscata che si alternano da dare slancio. Come sapore è molto ossidato, marsalato con erbe e tannini rocciosi che donano struttura, ma anche una certa scontrosità. Il calore è notevole, anzi si fa un po’ fatica a leggerlo così senza acqua. È mastodontico come baldanza alcolica con i suoi 49,5 gradi alcolici. Un goccio di acqua aiuta molto a farlo aprire, si distende, molla la presa caramellata e speziata e lascia entrare toni fruttati e floreali più sottili.
Nel complesso è un whisky pieno e battagliero, molto alcolico e strutturato, ma la stoffa non manca e neanche la profondità aromatica, grazie ad uno sviluppo dinamico e tanta materia prima che quasi si morde. Il sorso non è immediato, è un whisky da centellinare, allungare con un goccio di acqua e poi sorseggiare con molta calma, tuttavia lo spessore è innegabile. Non pensate però che sia un whisky di facile approccio o vellutato.
Prezzo del Aberlour A’Bunadh whisky
64-68 euro: il prezzo è giusto, in linea con la qualità offerta da questo intrigante single malt delle Highlands.
Quali piatti abbinare?
Dolci al cucchiaio, zuppa inglese, cioccolato, terrine di salmone, brisket e pulled pork, salame di cioccolato, torta di mele, tiramisù.