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Il pulled pork (maiale sfilacciato in italiano) è la ricetta che tutti gli appassionati di barbecue prima o poi devono provare.
Non si scappa, è come un banco di prova. Ricordiamo ancora una volta che grigliare e cuocere al bbq non sono la stessa cosa.
E oggi, cuocendo il pulled pork, capiremo la vera essenza del bbq, che prevede una cottura lenta, indiretta, dove il fumo gioca un ruolo fondamentale.
Non useremo uno smoker, ma il nostro classico barbecue. Non preoccupatevi, questa è una vera e propria guida per imparare ogni trucco sulla cottura perfetta del pulled pork al barbecue, vi daremo tutti i dettagli, anche il numero di pezzi di carbonella da impiegare.
Ingredienti per preparare il pulled pork americano (maiale sfilacciato)
Gli ingredienti non sono molti, servono maiale e ovviamente spezie e condimenti per il rub.
- 1 pezzo di spalla di maiale, solitamente si parte dai 2,5 kg
Per preparare il rub
- 2 cucchiai di zucchero di canna
- 2 cucchiai di paprika dolce
- 1 cucchiaino di cumino
- 1 cucchiaino di aglio
- 1 cucchiaino di pepe
- 1 cucchiaino di sale
- 1/8 di cucchiaino di semi di sedano
- 1/2 cucchiaino di peperoncino
- senape, da spalmare
Come preparare il pulled pork perfetto (maiale sfilacciato)
Partiamo dal taglio di carne: il pulled pork si fa cuocendo una parte della spalla che negli Stati Uniti è chiamata Boston Butt, ossia la parte superiore della spalla del maiale. Quando lo comprate chiedete un pezzo di carne con l’osso: aggiunge un mare di sapore!
La prima cosa da fare è preparare il rub, il condimento. Il rub è una miscela di spezie che viene spalmata sulla carne prima della cottura ed è fondamentale per sfumare il gusto monolitico del maiale. Aggiunge sfumature, profondità di gusto, speziatura. Tutti hanno un proprio rub, sperimentate e trovate il vostro.
Ok, partiamo. Se avete le spezie in semi, mettetele nel mixer e macinatele sul momento. Mescolate tutti gli ingredienti in una ciotola. Il rub può essere “applicato” poco prima della cottura, ma anche la sera prima: a vostra scelta. Spalmate la senape sul pezzo di carne, che avrete tirato fuori dal frigorifero un’ora prima. La senape aiuta a fissare il rub alla carne.
Preparare il barbecue per la cottura del pulled pork
Passiamo alla cottura o meglio all’allestimento del barbecue. La chiave della cottura del pulled pork è il fumo. Aggiungere l’effetto fumo al vostro BBQ è molto semplice. Prendete una manciata di trucioli di legno e immergeteli in acqua per almeno 1 ora.
Io solitamente uso trucioli di legno dolce come acero e ciliegio. Altri legni più affumicati o saporiti possono marcare la carne con un sapore troppo forte. In ogni caso è questione di gusti, sperimentate e trovate il vostro!
Mettere in acqua i trucioli, o anche pezzetti di legno un po’ più grossi, è la chiave per creare il fumo, bruceranno lentissimamente rilasciando il fumo che ci serve.
Ma ecco la tecnica di cottura perfetta del pulled pork. Mettete circa 90 pezzi di carbone nel barbecue e poi divideteli, spingendoli ai due lati. In mezzo mettete la vaschetta di alluminio con un po’ di acqua, eviterà che si formino degli incendi che rovinerebbero la carne.
Scaldate venti pezzi di carbonella, ma fateli scaldare per bene, finché non si forma una patina grigia di cenere sopra. Mettete la brace sulla carbonella spenta.
Aggiungete una manciata di trucioli di legno sui carboni ardenti. Mettete la griglia sul bbq, chiudete il coperchio e aspettate finché non inizia ad uscire il fumo. Per cuocere un pulled pork di 2,5 chili servono 9 ore, siete avvisati eh! Mantenere la temperatura costante per un periodo così lungo non è facile e ricordatevi di aprire il meno possibile il coperchio, altrimenti addio calore e si allunga il tempo di cottura.
La cottura del pulled pork
La temperatura del barbecue deve rimanere costante sui 125 °C. Potete giocare con la leva che regola il flusso di ossigeno nel barbecue. Partite con la valvola messa sulla posizione media. Sembra difficile, ma non lo è state tranquilli. Aprite la valvola dell’aria per aumentare la temperatura, chiudetela per diminuire la temperatura, procedete per gradi, piccole variazioni e in un attimo sarete dei maestri.
Una volta che la temperatura raggiunge i 125 gradi e c’è fumo, aprite il coperchio e mettete dentro il pezzo di maiale.
La cottura abbiamo detto è di 9 ore, quindi se lo volete preparare per cena, considerato anche il tempo di preparazione, iniziate presto, altrimenti farete come me. La prima volta abbiamo fatto uno spuntino di mezzanotte! È stato spaziale, ma un po’ troppo in ritardo…
Una volta che il maiale è in cottura non è finita! Date un’occhiata alla temperatura, perché tutto sia sotto controllo. Diciamo che un’oscillazione tra i 107 gradi e i 135 gradi è accettabile e fisiologica. Regolate la valvola dell’aria per una cottura costante.
Mano a mano che il tempo passa, la temperatura calerà, ma voi regolate la valvola dell’aria aprendola lentamente. Mi raccomando evitate ad ogni costo di aprire il coperchio. Prendete una birra, sedetevi e gustate la vista e, soprattutto, il profumo del vostro bbq: è una delle più grosse soddisfazioni che avrete nella vostro vita di pit master!
Se dovesse esserci un calo vistoso della temperatura aggiungete un po’ di brace per ripristinare i 120 gradi, ma normalmente non dovrebbe accadere.
Temperatura interna di cottura del pulled pork
Passate 7 ore e mezzo, controllare con un termometro interno la temperatura della carne. Teoricamente a 65° C la carne e cotta, ma vi consiglio di aspettare gli 87-90° C per avere un pezzo di carne tenero e succoso. Se ancora non lo avete comprato, vi consigliamo il termometro Inkbird-IBBQ: cinque sonde, controllo remoto fino a 90 metri, timer, robustezza e grande qualità dei materiali di costruzioni. Il prezzo poi è davvero invitante.
All’inizio della cottura la temperatura interna della carne salirà velocemente, ma verso la fine il processo diventa molto più lento, ma non abbiate fretta, avete aspettato 7 ore, siamo quasi arrivati al traguardo!
Quando la carne ha una temperatura di 87-90 gradi, toglietela dal barbecue e lasciatela riposare per 15-30 minuti avvolta nella stagnola.
Ora potete dare inizio alla festa con il vostro pulled pork. Sfilacciate la carne aiutandovi con una forchetta, un coltello o con le mani, dopo 9 ore, la voglia è irrefrenabile. Tra un morso e l’altro fate caso allo smoke ring, un anello rosa creato dal fumo nella parte esteriore della carne e gustatevi anche un pezzo della crosticina croccante, ve lo siete meritato!
Come servire il pulled pork?
A parte le altre ricette che troverete qui nello speciale bbq, il pulled pork può anche essere servito da solo, condito con senape o salsa bbq.
Oppure potete servire un piatto combo con pulled pork, riso e salsa all’avocado.
Un classico pulled pork sandwich.
E finiamo con l’apoteosi: i peperoni ripieni di carne al barbecue con bacon e formaggio Cheddar, più lunga come ricetta barbecue, ma da provare almeno una volta nella vita.
Se volete preparare un pulled pork diverso dal solito, ma molto gustoso, provate ad aggiungere 50 grammi di caffè in polvere al rub: una delizia!
Quale vino abbinare al pulled pork?
Scegliamo l’Elcione della cantina Vitalonga un vino corposo e morbido, fruttato e con chiari accenni speziati, che si andranno ad armonizzare con le spezie del pulled pork. Se volete abbinare un vino più corposo e tannico, ma giustamente speziato, scegliete un Negroamaro.
Quale birra abbinare?
Abbiniamo la OG 1048, della birreria Carrobiolo, di Monza. Una birra ambrata eccezionale, dal palato corposo, morbido e denso, in cui danzano caramello e note tostate. Perfetta per un piatto affumicato come questo.
Quale cocktail?
Il gusto amarognolo ed erbaceo del Manhattan si abbina alla perfezione al retrogusto affumicato del pulled pork.