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Torna la primavera e torna la voglia di grigliare carne e allora oggi ci sollazzeremo con una ricetta per la griglia che suscita diatribe e distinte scuole di pensiero: il pollo alla diavola.
Come si prepara il pollo alla diavola? Quanto deve cuocere? Cosa usare per il rub per condire il pollo? Il rosmarino si mette o non si mette?
Partiamo dicendo che con una “ricetta così suscettibile”, non esistono ricette originali del pollo alla diavola scritte da Mosè sulle tavole del grill master, per cui trovate il vostro rub. Assaggiatelo dosatelo, metteteci quello che vi piace in base al vostro grado di tolleranza al piccante.
Due sono i punti fermi però su cui tutti sono d’accordo quando si fa il pollo alla diavola: cottura lenta indiretta e diretta, ma mai solo diretta e poi il brine, la salamoia, il bagnetto immancabile in cui immergere il pollo prima di farlo ballare sulla griglia. Ovviamente anche la qualità della carne è fondamentale: non comprate il pollo di plastica del supermercato in sconto confezione famiglia a 3.5 euro al chilo. Il pollo deve essere ruspante o almeno biologico, se comprate carne scadente lasciate stare subito.
Detto questo per fare prima e per cuocere il pollo in maniera più uniforme e pratica consigliamo di spaccare il pollo a metà e di aprirlo a libro.
Per la cottura del pollo alla diavola niente di strano, prima una passatina a calore diretto, poi applicate il rub e cottura indiretta per evitare che si bruci o si carbonizzi il rosmarino.
Ingredienti e dosi per fare il pollo alla diavola alla griglia
- 1 pollo ruspante
- 3 peperoncini
- 2 litri di acqua
- 1 birra
- 150 grammi di sale
- 3 limoni
- 4 cucchiai di peperoncino in polvere
- 1 pezzo di zenzero da 60 grammi
Per il rub piccante
- 3 spicchi di aglio
- 1 peperoncino
- 2 cucchiai di paprika dolce
- 1 rametto di rosmarino
- olio di oliva
- 1 rametto di timo
Come fare il pollo alla diavola alla griglia
Mettete il pollo in un contenitore capiente o ancora meglio in un sacchetto, stappate la birra e versatela dentro con l’acqua. Aggiungete lo zenzero sminuzzato, i peperoncini tagliati fini, il sale e limoni tagliati a spicchi e il peperoncino. Chiudete il sacchetto, mettete in un contenitore e fare riposare in frigorifero per 24 ore.
Preparate la brace nel vostro barbecue o all’aperto senza incendiare niente e nessuno e poi preparate due zone, una con le braci e una senza. Metà e metà va bene.
Aprite il sacchetto e buttate la salamoia, tagliate a metà il pollo aiutandovi con delle forbici da cucina.
Mettete il pollo sulla brace e cuocete a calore diretto per 5 minuti, poi giratelo e cuocete 5 minuti e finite la cottura a calore indiretto ancora per 20 minuti, rigirandolo ogni 5.
Intanto sminuzzate tutti gli ingredienti solidi per il rub piccante, sgranate le foglioline delle erbe e tagliate tutto. Impastate con olio per ottenere una pasta.
Togliete il pollo dalla griglia e massaggiatelo con il condimento piccante, non ne serve molto, non deve fare la crosta.
Temperatura interna di cottura del pollo alla diavola
Rimettete il pollo a cuocere a calore indiretto, chiudete il coperchio, controllate la cottura con un termometro e quando raggiunge i 74-75 gradi. Non affidatevi mai al pollo, ma solo alla temperatura interna, i polli sono diversi, hanno pesi differenti, le braci sono diverse, le condizioni pure, sarebbe follia grigliare senza un termometro.
Quale vino abbinare al pollo alla diavola alla brace?
Sinceramente il vino non è la prima scelta, molto meglio la birra o una caipirinha gelata. Se proprio volete, scegliete un vino frizzante. Sale e piccante odiano il vino e lo mortificano. Se vi puntano una lupara alla tempia scegliete un vino leggero, poco alcolico, poco tannico e molto fruttato, se ha le bolle ancora meglio: Lambrusco, Champagne oppure Oltrepò Pavese.
Se volete abbinare un cocktail più deciso, che Negroni sia.