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Il vin brulé è la classica bevanda del periodo natalizio, un concentrato di profumi fenomenali, preparato con vino rosso, spezie varie e zucchero. Ma ridurre il vin brûlé a semplice bevanda di Natale sarebbe un crimine, visto che le possibilità di personalizzarlo sono infinite e si adatta a mille occasioni.
Attenzione preparare il vin brûlé è facile, mettete tutto quello che vi capita sotto le mani nel calderone della maga Magò e poi fate sobbollire a fuoco dolce, ma fare il vin brûlé perfetto è tutta un’altra storia.
Prima di tutto servono tempo, fantasia e senso della misura, per trovare il giusto grado di dolcezza. Ma non vi preoccupate, oggi vi forniremo la guida definitiva, e alcune varianti, per elevare a grado di cocktail ufficiale il vin brûlé.
Considerato che il vin brulè solitamente viene preparato in grandi quantità per allietare folle intirizzite dal freddo, vi forniremo anche quantità e proporzioni per ogni occasione e relativo numero di invitati, perché ogni ingrediente va dosato e misurato con cura, a partire dallo zucchero.
Ma adesso basta parlare, andiamo alla ricetta base, dopodiché potrete partire con varianti e sostituzioni.
Ingredienti per fare il vin brulé
Per 6 litri di vin brûlé
- 6 litri di vino
- 4 arance biologiche, non trattate e ben mature
- 5 stecche di cannella
- 40 grammi di chiodi di garofano
- 2 macis
- 6 anici stellati
- 600 grammi di zucchero
- pentola capiente
- mestolo
- chinois
Come preparare il vin brulé perfetto
Non serve molto per fare la ricetta, ma munitevi di una pentola capiente o di un paiolo dal fondo spesso, in modo che una volta riscaldato mantenga in vino caldo, anche solo con un fornelletto.
La parte più importante per un buon vin brulè è la “marinatura” iniziale, come per la sangria, per cui se dovete servire il vin brulè la sera, prendetevi un po’ di tempo al mattino.
Perché?
Perché dovete prima di tutto lavare con il bicarbonato le arance, poi tagliarle a fette e metterle nella pentola.
Condire con lo zucchero e aggiungere il vino.
Condire con le spezie, prima la cannella e poi aggiungete il macis e grattugiatene 1/2 sul vino.
Non devono mai mancare i chiodi di garofano.
Se lo trovate l’anice ci sta che è una meraviglia.
Rimescolate e assaggiate, correggete a vostro piacimento, coprite e lasciate riposare per almeno 4-5 ore.
Quando siete pronti, accendete il fornello e lentamente portate a bollore, rimescolando di tanto in tanto.
Fate bollire per 15 minuti, poi spegnete e lasciate chiuso con il coperchio.
Passati 30 minuti, scoperchiate, assaggiate e correggete di zucchero a piacere.
Primo consiglio: procuratevi lo sciroppo di zucchero, che sicuramente non mancherà nel vostro mobile bar, se siete degli appassionati di beveraggi.
Il motivo è presto detto: per correggere al volo, senza dover far bollire il vin brulè ancora è ottimo e si scioglie in un attimo.
Filtrate il vino e imbottigliatelo per poterlo trasportare e per evitare che si ossidi. Potete anche metterlo nel calderone e coprire con la stagnola e poi il coperchio.
Fatto, il vin brulè è pronto e la festa può iniziare, ma se volete qualche idea per diversificare la ricetta ecco un paio di varianti da provare.
Vin brulè tundra style, con vodka
Se dovete partire per l’Antartico meglio preparare un vino fortificato per resistere alla basse temperature. La vodka aggiunge una certa corposità alcolica, ma poco sapore, quindi il sapore di fondo non cambia, il grado alcolico decolla. Calcolate 1 bottiglia di vodka da (0,75 litri) per ogni 6 litri di vino.
Vin brulè alla mela e Williamine
Per affiancare alle spezie un tocco fruttato l’aggiunta di mele e Williamine (il famoso liquore alle pere Williams) è l’ideale, senza contare che il sapore delle mele si sposa magnificamente con l’anice stellato. Aggiungete 2 mele e 0,5 litri alla ricetta base.
Vin brulè con mirtilli e triple sec
Preparate la ricetta base e poi, dopo aver versato in ogni bicchiere, aggiungete 0,5 cl di triple sec e 4-5 lamponi, mescolate con un cucchiaino schiacciando leggermente le bacche, quindi servite.
Vin brulè con crème de cassis, angostura e cannella
Preparate ancora una volta la ricetta base del vin brulè e poi aggiungete 1,5 cl di crème de cassis e una goccia di Angostura. Complesso, pungente e pieno di mistero, questo cocktail invernale è ideale per party intimi in stile Eyes Wide Shut.
Vin brulè con vermut
E finiamo con un vin brulè più raffinato, da servire come aperitivo di benvenuto per Natale e se avete un locale e volete proporre un drink elegante e sontuoso: il vin brulè con vermut.
Per party intimi, il vin brulè delle 5 del pomeriggio o pranzi natalizi, considerate che con 1 litro potrete dissetare 4-6 persone.
Per feste di fine anno, mercatini di Natale ed eventi circensi per ogni 100 persone calcolate 25 litri di vino, per partire.
E adesso la domanda da un milione di paioli.
Quale vino usare per il vin brulè?
Scegliete un vino non troppo costoso, di certo non affinato o di pregio né invecchiato. Un vino giovane fruttato e morbido va bene, se ci riuscite andate da un vignaiolo di fiducia con una damigiana e fate il pieno. Le caratteristiche del vino sono semplici: deve essere un vino rosso, fruttato e non troppo acido. Attenzione ai tannini, non ne servono molti, cuocendo il vino si riduce e diventa più tannico, per cui dovreste aggiungere altro zucchero e ne abbiamo messo già abbastanza. In definitiva prediligete vino morbidi come Merlot, Cabernet Franc, Montepulciano, Marzemino, Syrah, Vino Nobile o un giovane Cabernet Sauvignon.