Vendemmia 2022 anticipata per il mitico Icewine tedesco
Sorprendentemente, e molto in anticipo rispetto all’anno scorso, numerosi viticoltori nelle due regioni vinicole nord-orientali di Saale-Unstrut e Sassonia hanno potuto coronare l’annata 2022, con una vendemmia ghiacciata eccellente, terminata la notte del 20 novembre.
Da meno sette a nove gradi Celsius, le condizioni erano perfette per raccogliere i grappoli congelati.
Le tipologie delle uve Icewine raccolte andava da Riesling e Traminer a Cabernet Blanc e Blauer Zweigelt. Come sottolinea il German Wine Institute (DWI), un gelo precoce è molto vantaggioso per la produzione di vino ghiacciato perché le uve sono ancora abbastanza sane.
Produrre Icewine è un all in
Nel sud-ovest della Germania, quest’anno, solo poche aziende hanno lasciato l’uva per la produzione di vino ghiacciato. In Renania-Palatinato c’erano solo 31 produttori che hanno registrato i vigneti per la vendemmia del vino ghiacciato, nel 2021 erano ancora 152. Negli ultimi anni, fin troppo spesso le uve non erano più nello stato di salute ottimale per questa nobile specialità dolce.
Inoltre, a causa del cambiamento climatico, ci sono sempre meno giorni all’anno in cui è possibile effettuare la vendemmia del vino ghiacciato, il che aumenta il rischio per le aziende vinicole, che si ritrovano con tempi stretti e l’incognita di condizioni atmosferiche meno prevedibili.
Se il termometro non scende sotto i sette gradi Celsius, c’è il rischio di una perdita totale delle uve. Nell’annata 2019, ad esempio, i viticoltori della Renania-Palatinato hanno atteso invano il gelo per poi perdere tutto il raccolto.
Cresce la domanda mondiale di Icewine
Il segreto dei vini di ghiaccio sta nella densa concentrazione di zuccheri e sali minerali provenienti da uve il più sane possibile. Nelle temperature gelide, l’acqua nelle bacche si congela e rimane nel torchio. Il succo poi gocciola dalla pressa dolce come il miele.
I mosti con un contenuto zuccherino così elevato possono essere fermentati in vino solo con grande difficoltà dai lieviti. Di conseguenza, i vini ghiacciati di solito hanno un contenuto di zucchero residuo naturale molto elevato, ben oltre i 100 grammi per litro, ma a differenza dei vini dolci meridionali hanno solo un contenuto alcolico relativamente basso, spesso solo circa il sette percento in volume.
La particolarità di questi vini pregiati è che questa enorme dolcezza residua, grazie all’acido della frutta fresca, non è invadente e non risulta mai stucchevole.