Trust Your Taste: il progetto UE che spinge i salumi italiani sui mercati esteri
Il settore delle carni e dei salumi italiani continua a registrare un forte slancio nell’export europeo, con un incremento del +13,9% in volume (151.124 tonnellate) e +7,5% in valore (1,45 miliardi di euro) nei primi undici mesi del 2024, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Anche le esportazioni globali (Europa + Paesi Terzi) mostrano dati positivi: +12,8% in volume (211.534 tonnellate) e +9,2% in valore (2,17 miliardi di euro). Un trend che conferma il ruolo centrale del made in Italy agroalimentare, nonostante le sfide legate ai costi delle materie prime e alle difficoltà sanitarie del settore suinicolo.
📊 I dati dell’export: crescita sostenuta nonostante le difficoltà
Secondo il bilancio presentato a Roma da Assica (Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi), il settore ha superato le aspettative, dimostrando una notevole resilienza nonostante le incertezze economiche e sanitarie.
🔹 Crescita Europa 2019-2023: +12,8% in volume e +39,1% in valore.
🔹 Focus Belgio: il Paese, obiettivo della campagna “Trust Your Taste”, ha registrato nel 2024 un +20,7% in volume (10.525 tonnellate) e +11,0% in valore (118,9 milioni di euro).
💬 “Un risultato eccezionale, considerando le difficoltà legate ai costi energetici e alle restrizioni commerciali dovute alla Peste Suina Africana (PSA)”, ha sottolineato Davide Calderone, direttore di Assica.
🍖 “Trust Your Taste”: il progetto UE per una filiera più sostenibile
Dal 2021, Assica promuove, con il sostegno dell’Unione Europea, il programma “Trust Your Taste, Choose European Quality”, volto a sensibilizzare produttori, distributori e consumatori sulla qualità della carne suina e dei salumi italiani.
🎯 Obiettivi del progetto:
✅ Sicurezza alimentare e trasparenza nelle produzioni.
✅ Sostenibilità ambientale e benessere animale.
✅ Promozione di un modello di filiera attento alla qualità.
✅ Educazione al consumo consapevole e contrasto alle fake news sul settore.
Grazie a questa strategia, il comparto ha rafforzato la sua competitività, mantenendo standard elevati in termini di qualità e sicurezza e garantendo una produzione sempre più in linea con le aspettative dei consumatori europei.
🚧 Sfide e ostacoli: PSA, prezzi energetici e tensioni geopolitiche
Nonostante il successo dell’export, il settore deve affrontare tre grandi sfide:
⚠ Peste Suina Africana (PSA): restrizioni sanitarie e difficoltà nel commercio con alcuni mercati esteri.
⚠ Costo dell’energia: il rialzo dei prezzi incide sui margini di produzione.
⚠ Tensioni geopolitiche: incertezze sul commercio internazionale, con possibili impatti sulle esportazioni extra-UE.
L’industria suinicola italiana, però, sembra pronta a superare le difficoltà grazie a innovazione, sostenibilità e strategie di internazionalizzazione mirate.