Proteine vegetali, sostenibilità e salute: perché i legumi dovrebbero essere il futuro della nostra dieta
I legumi sono una fonte eccellente di proteine vegetali, vitamine del gruppo B, ferro, zinco e fibre. Il loro consumo regolare riduce il rischio di malattie cardiovascolari, diabete, obesità e alcune forme di cancro, rendendoli un pilastro della Dieta Mediterranea. Tuttavia, nonostante i loro benefici, il consumo rimane ancora troppo basso, soprattutto in Europa.
Il 10 febbraio, in occasione della Giornata Mondiale dei Legumi istituita dalle Nazioni Unite nel 2018, si accendono i riflettori su questi alimenti nutrienti, economici e sostenibili, con l’obiettivo di incentivarne il consumo.
Un consumo ancora troppo basso
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, che ha condotto lo studio ARIANNA su un campione di 3.732 italiani, meno della metà dei partecipanti segue le raccomandazioni nutrizionali che indicano un consumo di 2-3 porzioni di legumi a settimana.
I dati rivelano un forte divario a livello geografico e demografico:
- Il consumo è più elevato nelle regioni del Sud Italia e tra le persone fisicamente attive.
- Gli uomini, le persone con più di 40 anni e chi ha un reddito superiore ai 50.000 euro annui tendono a mangiarne meno.
- Gli adolescenti e gli adulti sono le categorie con il consumo più basso, con solo il 25-29% che li include regolarmente nella dieta.
A livello globale, il consumo annuo di legumi è di circa 7,77 kg pro capite, con l’Africa in testa (11,46 kg) e l’Europa all’ultimo posto, con appena 2,97 kg pro capite.
Perché dovremmo mangiare più legumi?
I legumi sono spesso sottovalutati, ma rappresentano una delle alternative più valide alle proteine animali, offrendo una soluzione sia per la salute che per la sostenibilità ambientale.
✔ Migliorano la salute: oltre a ridurre il rischio di malattie cronico-degenerative, forniscono energia a lento rilascio, favorendo il benessere intestinale grazie all’alto contenuto di fibre.
✔ Sono sostenibili: la loro coltivazione richiede poca acqua, riduce l’uso di fertilizzanti chimici e contribuisce a fissare l’azoto atmosferico, migliorando la fertilità del suolo e abbassando l’impatto ambientale dell’agricoltura.
✔ Sono economici e accessibili: rappresentano una fonte nutrizionale di qualità a basso costo, rendendoli un’opzione ideale per contrastare la malnutrizione e garantire sicurezza alimentare in molte parti del mondo.
Un cambio di mentalità per la salute del pianeta
Secondo gli esperti dell’ISS, ridurre il consumo di proteine animali e aumentare quello di legumi è una scelta che può tutelare sia la salute umana che l’ambiente. “Promuovere una dieta sempre più vegetale – spiega Erica Cardamone dell’ISS – è un passo essenziale per garantire un futuro sostenibile”.
Tuttavia, per aumentare il consumo di legumi è necessario un cambiamento culturale, che passa attraverso l’educazione alimentare, l’innovazione nelle ricette e il supporto delle politiche pubbliche per incentivare le scelte sostenibili.
La Giornata Mondiale dei Legumi del 10 febbraio sarà un’occasione per sensibilizzare cittadini e istituzioni, ricordando che un piccolo cambiamento nelle abitudini alimentari può avere un grande impatto sulla nostra salute e sul pianeta.