L’inquinamento riduce le capacità cognitive in sole 4 ore: ecco i risultati di uno studio sconvolgente
L’inquinamento atmosferico non solo danneggia i polmoni e il cuore, ma ha un impatto immediato anche sul cervello. Bastano quattro ore di esposizione a livelli elevati di polveri sottili (PM) per ridurre la capacità di concentrazione e di riconoscere le emozioni altrui, con potenziali ripercussioni sulle attività quotidiane.
A dimostrarlo è uno studio pubblicato su Nature Communications, condotto da ricercatori delle Università di Birmingham e Manchester, che hanno analizzato gli effetti a breve termine dell’inquinamento sulla funzione cognitiva.
La ricerca: lo smog compromette attenzione e interazioni sociali
Il team ha esposto un gruppo di partecipanti a due ambienti differenti: uno con livelli elevati di inquinamento, simulato con fumo di candela, e uno con aria pulita. Sono stati poi effettuati test cognitivi prima e quattro ore dopo l’esposizione.
I risultati hanno evidenziato un calo significativo in due ambiti:
✔ Attenzione selettiva – Essenziale per prendere decisioni e portare a termine compiti con precisione.
✔ Riconoscimento delle emozioni – Fondamentale per l’interazione sociale e l’empatia.
Curiosamente, altre funzioni cognitive, come la memoria di lavoro, non sembrano risentire dell’esposizione breve.
Perché l’inquinamento influenza il cervello?
Secondo i ricercatori, la causa principale è l’infiammazione scatenata dal particolato fine, che può interferire con la normale attività neuronale. Questo spiega perché alcuni aspetti della funzione cerebrale siano più vulnerabili all’inquinamento di altri.
Il coautore dello studio Thomas Faherty ha sottolineato che anche una breve esposizione alle polveri sottili può avere ripercussioni immediate sulle capacità cognitive, rendendo le persone meno attente e più inclini a errori.
Conseguenze sociali ed economiche
L’inquinamento non è solo un problema di salute pubblica, ma ha anche implicazioni economiche. Francis Pope, un altro autore della ricerca, avverte che la riduzione della produttività lavorativa dovuta al calo della concentrazione potrebbe impattare negativamente la crescita economica.
“L’aria inquinata danneggia le capacità intellettuali e riduce l’efficienza lavorativa, con conseguenze pesanti per un mondo basato sulla tecnologia e sulle alte prestazioni cognitive”, afferma Pope.
Un problema globale che richiede soluzioni urgenti
Lo studio evidenzia la necessità di norme più severe sulla qualità dell’aria e di strategie di salute pubblica per ridurre l’esposizione alla contaminazione atmosferica, soprattutto nelle città più inquinate.
“Se vogliamo proteggere la nostra salute mentale, dobbiamo combattere lo smog con politiche più efficaci”, concludono gli esperti.
L’inquinamento, quindi, non è solo una minaccia per il pianeta, ma anche per la nostra capacità di pensare con lucidità e di interagire con gli altri.