Iss lancia l’allarme: in una settimana +1 milione di casi! Il virus accelera tra i più piccoli
L’Italia è nel pieno della stagione influenzale e i numeri parlano chiaro: oltre 1 milione di contagiati in soli sette giorni. L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) segnala un’impennata dei casi, con un’incidenza che ha superato la soglia di “alta” intensità, soprattutto tra i più piccoli.
Cifre da record: un virus inarrestabile?
Tra il 20 e il 26 gennaio, il rapporto RespiVirNet ha registrato 1.021.000 nuovi casi, portando il totale stagionale a 8.810.000 contagi dall’inizio della sorveglianza. L’incidenza ha raggiunto i 17,3 casi ogni mille assistiti, in netto aumento rispetto alla settimana precedente (15,9).
Ma il dato più allarmante riguarda i bambini: l’incidenza tra gli under 5 è salita a 43,6 casi ogni mille assistiti, un vero boom rispetto ai 34,8 della settimana precedente. Gli esperti confermano che i più piccoli sono la fascia più vulnerabile, ma il virus continua a circolare anche tra giovani adulti e anziani, seppur in maniera più stabile.
Le regioni più colpite: dove l’influenza sta facendo più danni?
L’epidemia non è uniforme su tutto il territorio nazionale. Le regioni attualmente più colpite sono:
- Lombardia
- Friuli-Venezia Giulia
- Emilia-Romagna
- Toscana
- Umbria
- Abruzzo
- Puglia
- Sardegna
Curiosamente, Basilicata e Calabria non hanno attivato la sorveglianza epidemiologica, lasciando un vuoto nei dati ufficiali.
Virus e test di laboratorio: cosa sta circolando in Italia?
Secondo l’ISS, il 36% dei tamponi analizzati risulta positivo all’influenza, un dato in crescita rispetto al 33,7% della settimana precedente. I test effettuati su 3.879 campioni clinici hanno individuato 1.393 casi di influenza:
- 1.040 di tipo A (427 H1N1pdm09, 266 H3N2 e 347 non ancora sottotipizzati)
- 353 di tipo B
Oltre all’influenza, circolano altri virus respiratori, tra cui:
- Rhinovirus (5%)
- Coronavirus umani diversi da Sars-CoV-2 (3%)
- Metapneumovirus (1,6%)
- Adenovirus (1,4%)
- Bocavirus e virus parainfluenzali (1%)
Sorprendentemente, il Sars-CoV-2 è responsabile solo dell’1,7% dei casi analizzati, segno che il Covid sta avendo un impatto molto più limitato rispetto agli anni passati.
Influenza ai massimi livelli: il picco è vicino?
Gli esperti dell’ISS non si sbilanciano, ma l’aumento esponenziale dei casi suggerisce che il picco stagionale potrebbe essere imminente. Tuttavia, l’intensa circolazione virale e il coinvolgimento massiccio della fascia pediatrica potrebbero prolungare la fase critica nelle prossime settimane.
Ospedali sotto pressione: il sistema reggerà l’urto?
Con il numero di casi in continuo aumento, gli ospedali stanno già registrando un elevato afflusso di pazienti con complicanze respiratorie. In molte strutture sanitarie, soprattutto nelle regioni più colpite, il sovraccarico dei pronto soccorso è già realtà. Il timore è che, se il trend non rallenta, si rischi una crisi sanitaria simile a quella delle passate stagioni influenzali severe.
Cosa fare per proteggersi?
Gli esperti raccomandano di adottare precauzioni per ridurre il rischio di contagio, tra cui:
- Lavarsi spesso le mani
- Evitare contatti ravvicinati con persone influenzate
- Usare la mascherina in luoghi affollati
- Arieggiare gli ambienti chiusi
- Seguire una dieta equilibrata e riposare adeguatamente
- Per chi non l’ha ancora fatto, considerare la vaccinazione antinfluenzale
Influenza 2025: siamo già nel pieno dell’emergenza?
Con oltre 8,8 milioni di contagi stagionali e una crescita esponenziale dei casi settimanali, l’Italia è già nel pieno della battaglia contro l’influenza. La vera domanda è: il peggio deve ancora arrivare?