Il Consorzio di Tutela Prosecco DOC è ora un marchio riconosciuto in Nuova Zelanda
Il Consorzio di Tutela Prosecco DOC è ora un marchio riconosciuto in Nuova Zelanda a seguito di un accordo bilaterale con l’Ufficio Marchi Europeo.
La notizia arriva pochi mesi dopo che la Cina ha raggiunto un accordo simile con lo spumante italiano.
L’accordo è molto importante e riconosce giustizia ad uno dei prodotti italiani più importanti, venduti, ma soprattuto imitati illegalmente. I produttori e venditori neozelandesi non possono più etichettare lo spumante come “Prosecco” a meno che non provenga dalla regione vinicola italiana del Veneto. Addio, splendido cugino neozelandese taroccato e benvenuto al vero, unico e inimitabile spumante italiano.
Stefano Zanette, presidente di Prosecco DOC, ha dichiarato: “Il Consorzio ha intrapreso senza sosta azioni legali contro gli innumerevoli casi di imitazione avvenuti in tutto il mondo, operando con tenacia per strutturare una solida base di tutela. Ora, questi grandi sforzi stanno finalmente producendo i risultati tanto attesi”.
La denominazione Prosecco è ormai tutelata in numerosi Paesi, soprattutto in quelli più significativi in termini di export.
Zanette ha aggiunto: “Qualche mese fa festeggiavamo la registrazione del marchio ‘Prosecco’. Oggi brindiamo al riconoscimento dell’IG Prosecco nell’accordo bilaterale negoziato tra UE e Nuova Zelanda”.
Alessandra Zuccato, responsabile delle attività di tutela dei marchi del Consorzio, ha dichiarato: “Questa decisione è particolarmente significativa, visto che un Paese così lontano da noi riconosce che siamo una Denominazione di Origine e inibisce, dopo cinque anni dall’entrata in vigore di questo accordo, che venga messo in commercio il famigerato ‘Australian Prosecco’, soprattutto in Nuova Zelanda, uno dei mercati più importanti per la vendita del vino prosecco”.