Chi domina davvero il vino italiano? La Sicilia allunga, ma il Veneto non molla
L’Italia si conferma protagonista nel panorama vitivinicolo mondiale, con una superficie coltivata a vite che raggiunge i 693.000 ettari, equivalente a una volta e mezzo l’estensione del Molise. Questo dato emerge dal focus realizzato da Confcooperative e Censis in occasione del Vinitaly, evidenziando la rilevanza del settore nel tessuto agricolo nazionale.
Sicilia: Regina delle Superfici Viticole
La Sicilia si distingue come la regione con la maggiore estensione di vigneti, totalizzando 118.015 ettari, pari al 17,8% del totale nazionale. Questo primato sottolinea l’importanza dell’isola nel contesto vitivinicolo italiano, grazie a un territorio particolarmente vocato alla coltivazione della vite.
Veneto: Leader nella Produzione Vinicola
In termini di produzione, il Veneto si posiziona al vertice con 10,7 milioni di ettolitri, rappresentando il 22,3% della produzione nazionale. Questo risultato è frutto di un connubio tra condizioni pedoclimatiche favorevoli e una tradizione enologica consolidata.
Focus Provinciale: Treviso e Cerignola
A livello provinciale, Treviso emerge per il record produttivo, mentre Cerignola, in provincia di Foggia, detiene il primato per l’estensione dei vigneti. Questi dati evidenziano la diversità e la ricchezza del panorama vitivinicolo italiano, con eccellenze distribuite su tutto il territorio nazionale.
Incremento delle Superfici Viticole
Tra il 2019 e il 2024, l’Italia ha registrato un incremento del 3,4% nella superficie vitata, segno di un settore in espansione e di un crescente interesse verso la viticoltura. Le zone collinari ospitano la maggior parte dei vigneti, con il 55,5% della superficie totale, seguite dalle pianure con il 39,2% e dalle zone montane con il 5,3%.
Distribuzione Regionale delle Superfici Viticole
Ecco una panoramica delle principali regioni italiane per superficie vitata:
- Sicilia: 118.015 ettari (17,8%)
- Veneto: 94.603 ettari (14,2%)
- Puglia: 93.124 ettari (14,0%)
- Toscana: 52.799 ettari (7,9%)
- Emilia-Romagna: 50.182 ettari (7,6%)
- Piemonte: 39.392 ettari (5,9%)
- Abruzzo: 31.870 ettari (4,8%)
- Friuli-Venezia Giulia: 30.297 ettari (4,6%)
- Sardegna: 26.709 ettari (4,0%)
- Campania: 24.386 ettari (3,7%)
- Lombardia: 21.420 ettari (3,2%)
- Lazio: 20.364 ettari (3,1%)
- Marche: 15.397 ettari (2,3%)
- Trentino-Alto Adige: 15.258 ettari (2,3%)
- Umbria: 12.300 ettari (1,9%)
- Calabria: 8.871 ettari (1,3%)
- Molise: 5.432 ettari (0,8%)
- Basilicata: 1.980 ettari (0,3%)
- Liguria: 1.777 ettari (0,3%)
- Valle d’Aosta: 404 ettari (0,1%)
Questi numeri riflettono la diversità e la ricchezza del patrimonio vitivinicolo italiano, con regioni che si distinguono sia per estensione che per qualità delle produzioni.
Destinazione paradiso?
Il settore vitivinicolo italiano continua a mostrare segnali positivi, con un incremento delle superfici coltivate e una produzione di alta qualità. La Sicilia e il Veneto rappresentano due poli di eccellenza, rispettivamente per estensione dei vigneti e volume produttivo, contribuendo significativamente al prestigio del vino italiano nel mondo.