San Corrado Duomo di Molfetta: un capolavoro architettonico del Romanico pugliese
A pochi passi dal porto vecchio e lambito dalla brezza dell’Adriatico, il Duomo di San Corrado (Duomo Vecchio di Molfetta) è uno di quei luoghi che ti restano negli occhi e nel cuore. Il suo profilo, incorniciato da due torri campanarie gemelle e dalla massiccia facciata in pietra calcarea, domina il lungomare e racconta oltre otto secoli di fede, leggende e architetture che fondono oriente e occidente. Visitare San Corrado significa attraversare la storia di Molfetta, ascoltare storie di marinai e santi, scoprire i segreti di una delle chiese romaniche più affascinanti del Sud Italia.
Storia e architettura
Le origini del Duomo risalgono al XII secolo: la costruzione iniziò attorno al 1150, in un periodo in cui la città di Molfetta cresceva come crocevia di commerci e culture grazie alla sua posizione strategica. L’edificio fu terminato solo tra la fine del Duecento e l’inizio del Trecento, mantenendo sempre la sua identità legata alla pietra pugliese e alle suggestioni della Puglia romanica. Inizialmente la chiesa era intitolata a Santa Maria Assunta, ma nel 1785 divenne il luogo sacro del patrono San Corrado di Baviera, pellegrino e taumaturgo le cui reliquie sono oggi custodite nella nuova cattedrale della città.
L’aspetto più iconico è dato dalla navata centrale coperta da tre cupole in asse, poggiate su tamburi esagonali – un tratto raro e spettacolare, che richiama influssi bizantini e richiami alle basiliche orientali. La facciata si impone con la sua semplicità geometrica e la doppia scalinata d’ingresso. Le due torri campanarie gemelle (alte 39 metri) ai lati dell’abside sembrano quasi fari per chi rientra dal mare: un simbolo di protezione, di orgoglio e di identità cittadina. L’interno, severo e luminoso, sorprende per la purezza delle linee e la monumentalità dello spazio.
Cosa vedere e curiosità
Entrando, si respira subito la dimensione di un’architettura pensata per la comunità, priva di orpelli barocchi ma ricca di dettagli e storie antiche. Da non perdere il fonte battesimale rinascimentale del 1518, in pietra finemente lavorata, il paliotto del XIV secolo con bassorilievi di santi e scene bibliche e la straordinaria acquasantiera romanica (XII secolo), scolpita con la figura di un uomo che regge un bacile contenente un pesce, antico simbolo cristiano. Il pavimento, segnato dal calpestio di secoli di processioni e pellegrinaggi, racconta la devozione di una città che ancora oggi si raccoglie qui nei momenti solenni.
Sul lato nord si apre la cripta, uno degli ambienti più suggestivi del duomo: qui, tra colonne robuste e luci soffuse, si tenevano le reliquie di San Corrado fino al trasferimento nella nuova cattedrale. Secondo la leggenda, proprio dalla cripta sarebbero partiti miracoli e guarigioni inspiegabili, alimentando nei secoli la fama di luogo santo.
All’esterno, la posizione a ridosso del mare regala viste indimenticabili: nelle giornate terse si distinguono i profili della costa barese e il molo, un tempo punto di partenza per crociati e pellegrini diretti in Terra Santa. La facciata e le torri vengono spesso illuminate durante le festività, creando uno scenario spettacolare che richiama fotografi e viaggiatori da tutta Italia.
Eventi e tradizioni
Il Duomo di San Corrado è tuttora il cuore delle celebrazioni più importanti di Molfetta. Ogni anno, il 9 febbraio e la seconda domenica di luglio, la città si riunisce per celebrare San Corrado con solenni processioni a mare e a terra, spettacoli pirotecnici e un clima di festa che coinvolge tutto il centro storico. Durante l’anno, il duomo ospita concerti di musica sacra e appuntamenti culturali, oltre alle normali funzioni religiose.
Orari, visite e informazioni pratiche
Il Duomo di San Corrado è aperto dal lunedì al sabato, dalle 9:00 alle 12:00 e dalle 16:00 alle 20:00. La domenica di norma resta chiuso. L’ingresso è gratuito, ma si consiglia di verificare eventuali variazioni di orario durante le festività o in occasione di eventi speciali. L’edificio è facilmente raggiungibile a piedi dal centro storico e dalla stazione ferroviaria di Molfetta (Piazza Aldo Moro, circa 1 km).
Indirizzo: Via Piazza Duomo, 70056 Molfetta (BA)
Telefono: 080 3355000 (Ufficio Parrocchiale Cattedrale)
Accessibilità: il percorso è agevole, ma la presenza di scale può essere un ostacolo per chi ha difficoltà motorie.
Cosa fare nei dintorni
Usciti dal duomo, basta percorrere pochi passi per immergersi nel dedalo di vicoli del centro storico di Molfetta: qui si trovano la chiesa barocca di San Bernardino, il Museo Diocesano, la Torre Passari e il porto vecchio, dove gustare il pescato fresco nei ristoranti tipici. Da non perdere una passeggiata sul lungomare al tramonto, quando il profilo del Duomo si staglia contro il cielo rosato. Gli amanti della fotografia troveranno mille angoli pittoreschi, mentre chi cerca esperienze autentiche può visitare i mercatini del pesce, le botteghe di artigiani e le pasticcerie dove assaggiare i dolci tipici come le “carteddate” e i “mustaccioli”.
Dove mangiare
Nel cuore di Molfetta puoi assaporare la cucina tradizionale pugliese nei locali a due passi dal duomo:
- Trattoria Sottovento (Via Piazza, 41 – Tel. 080 3975447): piatti di mare e sapori locali in un ambiente rustico e accogliente.
- Osteria del Porto (Via Piazza Municipio, 12 – Tel. 080 3356848): specialità di pesce fresco e cucina tipica molfettese con vista sul porto.
- Il Ghigno (Via Margherita di Savoia, 60 – Tel. 080 3357583): ideale per chi cerca una cucina pugliese ricercata con prodotti di stagione e atmosfera raffinata.
Dove dormire
Per chi vuole fermarsi a godere dell’atmosfera del borgo:
- B&B Al Duomo (Via Piazza Duomo, 18 – Tel. 080 3356001): accogliente e centralissimo, con vista sulla cattedrale.
- Soglow Business Class Apartments (Via del Carmine, 60 – Tel. 080 3348222): appartamenti moderni e dotati di tutti i comfort, a pochi minuti a piedi dal centro.
- Hotel Lafayette (Via Terlizzi, 1 – Tel. 080 3384080): struttura moderna con ristorante e servizi per famiglie.