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Vouvray AOC: il regno dello Chenin Blanc della Valle della Loira

Posted on Apr 17th, 2025
by Alfredo Ravanetti
Categories:
  • Denominazioni
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Se c’è un vino bianco capace di raccontare, con straordinaria versatilità e profondità, un intero territorio francese, è senza dubbio il Vouvray AOC, figlio nobile della Valle della Loira e interamente prodotto con Chenin Blanc. Un vino che sa essere secco, demi-sec, moelleux o addirittura spumante, mantenendo sempre un tratto distintivo: l’eleganza minerale e l’acidità vibrante, che lo rendono capace di affrontare decenni di invecchiamento.

The Basics

  • Denominazione: Vouvray AOC (Appellation d’Origine Contrôlée)
  • Zona: Touraine, regione Centro-Valle della Loira (Francia)
  • Vitigno: 100% Chenin Blanc
  • Superficie vitata: circa 2.000 ettari
  • Suoli: tufière (gesso calcareo), argille, sabbie, selce
  • Altitudine: 80-140 m s.l.m.
  • Clima: oceanico con influenze continentali
  • Stili: sec (secco), demi-sec (abboccato), moelleux (dolce), liquoreux (da vendemmia tardiva o botrite), mousseux/pétillant (spumanti metodo tradizionale)
  • Temperatura di servizio: 8-10 °C per i secchi, 10-12 °C per i moelleux
  • Potenziale d’invecchiamento: da 5 a oltre 40 anni, a seconda dello stile

Origine e storia della denominazione

Il vino di Vouvray ha radici antichissime: già nel IV secolo i monaci cristiani coltivavano viti sulle rive della Loira, ma è nel Medioevo che si afferma come zona di eccellenza, grazie all’influenza dei monasteri benedettini e poi della nobiltà francese. La AOC viene ufficializzata nel 1936, una delle prime della Francia, a testimonianza della reputazione consolidata di questo vino.

Il terroir di Vouvray: un paesaggio scolpito nel gesso

Il terroir di Vouvray è un mosaico straordinario. Il protagonista è il tuffeau, una pietra calcarea gessosa tipica della Loira, che non solo influenza il profilo minerale dei vini, ma è anche scavata per ricavare le famose caves troglodytes, dove i vini affinano in condizioni di umidità e temperatura perfette.

I suoli più calcarei e ben drenati danno vita ai vini secchi più fini ed eleganti, mentre le parcelle più argillose o silicee, spesso più fresche, si prestano meglio alla produzione di moelleux. Il clima è temperato, ma con autunni lunghi e nebbiosi che favoriscono lo sviluppo della Botrytis cinerea, la “muffa nobile” responsabile dei grandi passiti liquoreux.

Caratteristiche organolettiche

Il Vouvray offre una delle più ampie gamme aromatiche tra i bianchi francesi. Nelle versioni secche si presenta agrumato, con note di mela verde, pera, pietra focaia e fiori bianchi. Nei demi-sec compaiono miele, albicocca, pesca e una dolcezza setosa ben equilibrata. I moelleux evolvono verso aromi di frutta candita, zafferano, cera d’api, datteri e spezie dolci. La bocca è sempre guidata da un’acidità tagliente, che sostiene il corpo e rende i vini mai stucchevoli, anche nei casi più dolci.


Vinificazione e stili

La grande sfida a Vouvray è decidere ogni anno che stile vinificare: la scelta dipende da meteo, maturità dell’uva e presenza o meno di botrite. I migliori produttori vinificano per parcelle, aspettano l’evoluzione delle uve e decidono in vendemmia.

  • Sec: fermentazione in acciaio o legno, affinamento su fecce fini
  • Demi-sec: fermentazione parziale interrotta, spesso senza legno
  • Moelleux/Liquoreux: vendemmie scalari, concentrazione naturale degli zuccheri, possibile presenza di muffa nobile
  • Spumanti: metodo classico, con rifermentazione in bottiglia (minimo 9 mesi sur lie)

Abbinamenti gastronomici

Il Vouvray è uno dei vini più gastronomici che si possano trovare. Il sec accompagna egregiamente frutti di mare, capesante, trota affumicata, pad thai. Il demi-sec è splendido con foie gras, pollame alle spezie, cucina asiatica agrodolce. I moelleux si abbinano a tarte tatin, formaggi erborinati e anche a piatti salati come pollo al curry. Gli spumanti? Da tutto pasto.

Cantine da provare

  • Domaine Huet: il riferimento assoluto per tutte le espressioni dello Chenin, biodinamico e magistrale.
  • Champalou: freschezza, equilibrio, pulizia.
  • Domaine Vincent Carême: eleganza e profondità, anche negli spumanti.
  • Domaine du Clos Naudin (Foreau): longevissimo, profondo, austero.

Prezzi e reperibilità

  • Entry level: 12-15 € per un sec giovane
  • Demi-sec/Moelleux: da 20 a 40 €
  • Cru storici e vendemmie botritizzate: 60-100+ €

Perché dovreste berlo

Il Vouvray è uno di quei pochi vini che riesce a incarnare l’identità di un vitigno e quella di un territorio, adattandosi alla natura di ogni vendemmia. Uno Chenin che può competere con i grandi Riesling per longevità, mineralità e complessità. Da bere oggi o da riscoprire tra 30 anni: ogni bottiglia è un piccolo racconto.

Alfredo Ravanetti

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