Vinsanto di Santorini: oggi assaggiamo uno dei vini dolci più antichi dell’umanità
In un mondo in cui i vini dolci sembrano vivere all’ombra dei secchi, il Vinsanto di Santorini è una delle eccezioni luminose. Questo vino dorato, solare, ossidativo e ricco di storia, nasce da uve autoctone appassite al sole su un’isola vulcanica battuta dal vento e scolpita dal fuoco. Non va confuso con il Vin Santo toscano: il Vinsanto di Santorini è una creazione profondamente greca, figlia del terroir e di una tecnica di vinificazione antica e rigorosa.
The Basics
- Nome: Vinsanto (o Vinsanto di Santorini)
- Denominazione: PDO Santorini (Protetta Denominazione di Origine)
- Stile: vino dolce ossidativo, da uve appassite
- Uvaggio: almeno 51% Assyrtiko, con Aïdani e Athiri come co-protagonisti
- Gradazione alcolica: da 9% a oltre 13%, spesso con residuo zuccherino marcato (120–250 g/l)
- Affinamento: minimo 24 mesi in legno, spesso in botti scolme
Un vino con una storia millenaria
Santorini è un’isola di vino da oltre 3.500 anni, con radici che affondano nella civiltà minoica. Il Vinsanto — o più propriamente “Vino di Santorini” — è documentato già in epoca bizantina, ma la sua fortuna commerciale esplose nel Medioevo, quando i mercanti veneziani e genovesi lo esportavano in tutta Europa e in Oriente. Il nome fu coniato in quel periodo per distinguere il “vino santo” dell’isola dagli altri vini passiti.
Dopo l’occupazione ottomana, il Vinsanto conobbe alti e bassi, ma negli ultimi decenni ha vissuto una nuova era d’oro, con le cantine dell’isola che hanno riscoperto le antiche tecniche e riportato il vino al centro della scena.
Metodo di produzione
La produzione del Vinsanto segue una procedura meticolosa e rispettosa della tradizione:
- Vendemmia tardiva: le uve, principalmente Assyrtiko, vengono raccolte a mano tra fine agosto e inizio settembre.
- Appassimento al sole: i grappoli vengono distesi su graticci di canna (klinia) e lasciati seccare al sole per 10–14 giorni.
- Pressatura: l’uva appassita viene pigiata lentamente per estrarre il mosto concentrato.
- Fermentazione lenta: inizia spontaneamente e può durare mesi, a causa dell’elevata concentrazione zuccherina.
- Affinamento ossidativo: avviene in botti scolme di legno vecchio, spesso per 3, 5 o anche 10 anni.
Terroir unico al mondo
Santorini è un’isola vulcanica, arida e battuta dai venti, con suoli composti da pomice, cenere e pietra lavica. La vite viene coltivata con il metodo a “kouloura“, intrecciata a forma di corona per proteggere grappoli e foglie dal sole e dal vento. Questo microclima estremo e la scarsa piovosità danno uve piccole, concentrate e ricche di acidità, perfette per l’appassimento.
Caratteristiche organolettiche
Il Vinsanto di Santorini è un vino complesso, che gioca su ossidazione nobile e tensione acida. Il colore varia dall’ambra carica al topazio con riflessi aranciati. Al naso offre un bouquet sontuoso di fichi secchi, datteri, scorza d’arancia candita, miele di timo, frutta esotica disidratata, caffè, caramello salato e note salmastre. In bocca è spesso dolce ma mai stucchevole, con un’acidità tagliente che bilancia il residuo zuccherino. Il sorso è viscoso, ampio, con ritorni balsamici e un finale interminabile di sale e frutta secca.
Abbinamenti gastronomici
Il Vinsanto si abbina magnificamente a:
- Formaggi erborinati: Roquefort, Stilton, Gorgonzola piccante
- Dolci a base di frutta secca e miele: baklava, crostate di fichi, biscotti con mandorle
- Pâté e foie gras
- Cioccolato fondente 70%
Oppure, servito freddo a 10°C, come vino da meditazione o chiusura di un menu pasquale importante.
I produttori da tenere d’occhio
- Estate Argyros: autentico e longevi, alcuni affinati oltre 20 anni
- Gavalas Winery: eleganza e pulizia espressiva
- Santo Wines: accessibile e tipico, ottimo per scoprire il vino
- Venetsanos: produzione storica e vista spettacolare
Curiosità
- È uno dei pochi vini dolci al mondo con così alta acidità naturale.
- Si scrive Vinsanto (una parola), per differenziarlo dal Vin Santo toscano.
- Alcuni esemplari di Vinsanto possono invecchiare oltre 50 anni.
- Non tutti i vini dolci prodotti a Santorini sono Vinsanto: per ottenere la denominazione, serve appassimento al sole e almeno 24 mesi in legno.