Chassagne-Montrachet: il cuore bianco (e rosso) della Borgogna
Quando si parla di Chassagne-Montrachet si entra in una delle capitali mondiali dello Chardonnay, ma anche in un territorio capace di produrre Pinot Noir di sorprendente classe. Siamo a sud di Beaune, in Côte de Beaune, in un paesino di neppure 400 anime che, insieme a Puligny e Meursault, ha dato vita a vini che fanno tremare i collezionisti. Qui nasce una parte della leggenda “Montrachet”, quella collina dorata dove le viti assorbono secoli di storia, tradizione e savoir-faire.
The basics
Nome: Chassagne-Montrachet
Regione: Borgogna, Côte de Beaune (Francia)
Superficie vitata: circa 350 ettari
Vitigni: Chardonnay (70%), Pinot Noir (30%)
Classificazioni: Village, 1er Cru, Grand Cru (condiviso)
Grand Cru: Montrachet, Bâtard-Montrachet, Criots-Bâtard-Montrachet (parzialmente)
Suoli: marne calcaree, argille, pietrisco, affioramenti calcarei antichissimi
Altitudine: 220-350 m
Clima: continentale, venti freschi, escursione termica
Chassagne-Montrachet è uno dei comuni più poliedrici e particolari della Côte de Beaune: circa 2/3 della superficie è piantata a Chardonnay, ma il resto è Pinot Noir, spesso dimenticato ma con uno stile “beaunois” tutto suo, elegante e speziato. L’apice assoluto sono i Grand Cru, quasi irraggiungibili per prezzo e nome, ma anche i Premier Cru regalano emozioni profonde, soprattutto da vigne antiche e produttori di spessore.
La storia di Chassagne si lega a doppio filo con quella dei Montrachet: la collina che divide Puligny da Chassagne, nome mitico che significa “monte rasato”, perché la vite cresce meglio senza ombra. Qui si produce il bianco più famoso e costoso di Francia, tra Montrachet, Bâtard e Criots, che si dividono tra le due denominazioni.
Come nasce il vino di Chassagne-Montrachet
La produzione segue le regole severe della Borgogna: basse rese, raccolta manuale, selezione minuziosa dei grappoli, fermentazioni spontanee in botti o tini, lunghe maturazioni in legno di rovere (spesso con pochissimo nuovo). La Chardonnay qui si esprime con struttura, eleganza, una mineralità di pietra focaia che arriva da suoli ricchissimi di calcare e marna. Il Pinot Noir, più sottile che muscolare, sa essere speziato, etereo, capace di lunghissimi invecchiamenti.
Caratteristiche organolettiche
I Chassagne-Montrachet bianchi sono intensi, pieni, ricchi di nocciola, burro fresco, agrumi maturi, fiori bianchi, miele, note di pietra calda, con un’acidità sempre vibrante e una mineralità che affiora nel finale. I migliori sono capaci di evolvere per vent’anni e oltre, acquistando toni di miele, tartufo bianco, zafferano, torrefazione. I rossi sono più fini che potenti: frutti di bosco, rosa canina, pepe bianco, sottobosco e tannino elegante, mai pesante.
Stili, zone e climat
Oltre trenta Premier Cru, ciascuno con il suo carattere. Climat storici come Les Caillerets, Les Ruchottes, Morgeot, La Boudriotte, Les Embazées. I Grand Cru condivisi con Puligny sono il top mondiale. Le parcelle migliori si trovano sulle pendici collinari, tra 250 e 320 metri, dove il drenaggio è perfetto e le escursioni termiche garantiscono acidità e profumi intensi. Più in basso, vini più morbidi e pronti, ottimi anche giovani.
Abbinamenti gastronomici
I bianchi di Chassagne-Montrachet danno il meglio con piatti importanti ma delicati: crostacei, aragosta, capesante gratinate, risotto agli asparagi, pollame nobile in salsa di panna e tartufo, pesci nobili al burro. Da provare anche con formaggi stagionati a crosta lavata (Epoisses, Langres, Taleggio ben maturo). I rossi, spesso ingiustamente trascurati, sono perfetti con anatra, piccione, carni bianche, funghi e coniglio alla senape.
Prezzi e produttori
I Chassagne-Montrachet partono dai 60-70 euro per i village di piccoli vigneron, ma i migliori Premier Cru possono superare i 200 euro a bottiglia, i Grand Cru non hanno limiti (anche 1000 euro per Montrachet). Esistono però “perle” a prezzi più abbordabili tra i giovani produttori e nelle micro-parcelle meno famose.
Produttori consigliati
- Domaine Ramonet
- Domaine Jean-Claude Bachelet
- Domaine Paul Pillot
- Domaine Morey-Coffinet
- Domaine Fontaine-Gagnard
- Domaine Bernard Moreau
- Domaine Blain-Gagnard
- Domaine Bruno Colin
- Domaine Marc Colin