Rovellotti Ghemme Chioso dei Pomi 2015: un vino rosso piemontese balsamico ed economico
Il Rovellotti Ghemme Chioso dei Pomi 2015 è un vino rosso piemontese roccioso e balsamico, un blend classico del novarese dove Nebbiolo e Vespolina danzano insieme tra le rocce delle prealpi Cusiane. Ci sono tutte le caratteristiche di un Nebbiolo classico, struttura, note eteree, vigore, ma declinate con più delicatezza.
Il fascino di questo vino è straordinario e anche la sua soavità: non siamo nelle Langhe e quindi, al contrario di Barolo e Barbaresco, qui si predilige la parte sottile ed aromatico, lasciando concentrazione e tannini in secondo piano. Certo, è sempre un vino tannico che potrebbe affinare per 20 anni in cantina, ma il taglio e lo spirito sono differenti, anche solo per il fatto che la Vespolina (presente al 15%) è molto più scarica e leggera.
Come viene prodotto
La cantina Ravellotti è una realtà artigianale della denominazione Ghemme DOCG e lavora con scrupolosità, limitando i trattamenti al minimo e gestendo le vigne in maniera attenta. Vinificazione in legno e acciaio, fermentazione con lieviti selezionati e macerazione di almeno 20 giorni. Affinamento di un anno in botte grande di rovere di Slavonia e poi un altro anno e mezzo di riposo in tonneaux.
Caratteristiche organolettiche
Colore rubino trasparente. Naso balsamico pieno di note floreali ed erbacee, ha carattere e finezza, un tratto animalesco ben gestito e molto contenuto e tanto bosco. Tutto parla di bosco in questa sinfonia silvana: piccoli frutti, foglie secche, nocciole, terra, funghi e roccia. Immaginifiche le note più delicate di anguria e arancia a fare da cornice. Finale di cacao e rabarbaro.
Al palato ritroviamo il tema del bosco e della terra, in sapori che si articolano attorno a tannini decisi, ma mai sgarbati. Sapori di arancia amara, tamarindo, karkadè e ancora tè nero. Acidità scarsa, ma compensa con discreta mineralità e un corpo statuario, ben scolpito dai tannini. Ha ritmo, carisma e piacevolezza. Non è un vino profondo o particolarmente lungo come sviluppo gustativo, tuttavia, si impone per la pulizia eccellente e la serena e sfacciata austerità del sorso. La spinta minerale lo aiuta ad elevarsi. Ha tutte le caratteristiche che si chiedono ad un Nebbiolo di razza, senza, però, la pesantezza e la smania dei vini più blasonati e pretenziosi. È un’interpretazione facile e diretta che fa capire che non esistono solo Barolo, Barbaresco e Roero, ma anche tante altre sfumature.