Chinotto Bevi più naturale: diamo un taglio agli zuccheri
La nostra rubrica di Marchettari del food torna con un oggetto feticcio che tutti gli amanti di cocktail e bevande apprezzeranno: un chinotto che sa di chinotto amaro e che non è la solita spremuta di zucchero.
Non vogliamo sparare a zero sulle bevande industriali come Lurisia, San Pellegrino, e tante altre, ma se guardate il contenuto di zucchero è mostruoso, almeno 10 grammi per ogni 100 ml di chinotto.
Questo chinotto ha il pregio di essere amaro con stile e la metà degli zuccheri.
Ma perché si aggiungono così tanti zuccheri?
Perché le bibite industriali non sono veri succhi, anzi contengono quantità risibili di vero succo, ma sono miscele studiate ad arte per piacere, fatte con ingredienti scadenti e poi zuccherate a più non posso.
Provate a guardare quanto chinotto c’è dentro il vostro chinotto la prossima volta e rimarrete stupefatti oppure molto delusi.
Non è che questo chinotto sia il sacro graal, ma almeno c’è meno zucchero ed un punto di partenza accettabile.
E sapete come lo abbiamo scoperto?
La storia è interessantissima, una vera marchetta del food e del drink deve iniziare con uno storytelling più coinvolgente. Ricominciamo!
Dunque ero andata a Siena per il palio e mi sono seduta la tavolino di un bar, arriva il cameriere, un belloccio con baffi e panciotto e capello a pinna di orca come va adesso. E chiedo un chinotto.
Lui mi sorride con aria complice e mi fa: “Lei è una buongustaia, signorina…”
Io sorrido di rimando e tiro fuori il ventaglio.
Lui mi racconta di questo fantasmagorico chinotto Bevipiùnaturale, pazzesco il nome, perché alla salute ci tengo, però alla fine ha molti meno zuccheri e non è stucchevole, il succo della Calabria distillato in pura estasi effervescente.
Ecco così si scrive una marchetta del food, gli si dà dignità.
Ma veniamo a noi e bando agli scherzi. Come è questo chinotto Bevipiùnaturale? È profumato, aromatico, intrigante come profumi. Il gusto è abbastanza pulito, netto, fresco, effettivamente non è stucchevole al palato, ma sa regalare sensazioni aromatiche e agrumate di un certo spessore. Certo è sempre una bibita fatta con un infuso, l’effetto posticcio c’è, è più buono e meno diabetico degli altri chinotti.
Questo lo diciamo con cognizione di causa e dati alla mano.
Guardate la foto qui sotto. 7,5 grammi di zucchero.
Con questo non vogliamo dire che gli altri chinotti sono da bruciare sul rogo, ma andateci piano, non sono bevande sane. Il chinotto Lurisia, uno dei più cool ha ben 13 grammi di zucchero per 100 ml. Se considerate che le ultime raccomandazioni sulle quantità di zucchero da assumere giornalmente sono di 20 idealmente e 40 alla meno peggio, capite che con 275 ml di chinotto si fa un pieno disastroso di zucchero.
Questo chinotto Bevipiùnaturalmente non ne ha poco, ma almeno non vi farà venire l’ansia per lo zucchero…
Prezzo e packaging
3 euro in un locale. La bottiglia da 200 ml è cara, la qualità si paga e in questo caso è giustificato. Cercheremo di scoprire il prezzo all’ingrosso e aggiorneremo. Ma il surplus per ora è giustificato.