Iastemma di Canlibero: un vino bianco naturale di incredibile eleganza
Uno dei vini più incredibili della Campania, e in particolare di tutto la zona di Benevento, è il bianco macerato Iastemma di Canlibero. È ottimo non tanto perché è un fulgido esempio di vino naturale, ma perché riesce a creare un anatema vinicolo e a condensare in magia liquida tutta la stoffa, la sicurezza e l’esuberanza aromatica di un grande vitigno come la Falanghina. Pur essendo un vino che ha fatto 8 mesi di macerazione sulle bucce, il tannino è lievissimo, eleganza e finezza hanno il passo leggero e si lasciano corteggiare da un’acidità splendida per pienezza e solarità.
Dimenticatevi delle solite Falanghine tutto frutto albicoccoso che stancano e risultano monocorde. Questa è un arcobaleno di sapori e profumi in continuo vorticare. Certo la parte fruttata è complessa e variegata come si confà alla Falanghina. Albicocche e datteri, nespole e arance candite: c’è solo l’imbarazzo della scelta. Tuttavia, sono le suggestioni floreali a dominare, sono le erbe ad emergere con forza per creare strati su strati di profumi. Quello della frutta gialla è soltanto l’inizio.
Emblematico è il nome “iastemma”, per dire che fare la Falanghina macerata è una bestemmia, ma in realtà fatta a questo modo è un colpo di genio e rivoluziona il modo di interpretare il vitigno, senza snaturarlo. Da vinello scanzonato a sinfonia rock, il passo è breve, basta soltanto un po’ di coraggio e pazzia.
Non aspettatevi un vino approssimativo o troppo marcato dalla macerazione, al contrario ad emergere è il volume aromatico della Falanghina elevato alla potenza. Non è un orange wine tutto resina, tannini e incenso, per nulla… ancora una volta assistiamo alla maestria di un vignaiolo che sa come usare la macerazione per esaltare un varietale unico come questo, senza scadere nel binario gustativo o nella gabbia tannica.
Se non conoscete la cantina Canlibero sappiate che è una delle cantine emergenti più interessanti del panorama del Sannio Beneventano. Fanno vini puri, rocciosi e senza fronzoli, dalla netta personalità, senza scendere a compromessi né in vigna né in cantina. In questo caso è la Falanghina a tenere banco: fermentazione spontanea e macerazione per 8 mesi in tini aperti, per poi riposare 3 mesi in bottiglia e 3 in bottiglia. Non si effettuano filtrazioni né chiarifiche e non vengono aggiunti solfiti. Le vigne affondano le radici in suoli ricchi di argille e calcare.
Caratteristiche organolettiche del vino bianco Iastemma Canlibero
Colore giallo dorato luminoso. Naso maturo con agrumi, nespole, fichi a non finire, ma è la cornice di erbe e fiori secchi che dà spinta ad un profilo aromatico splendido. I toni sono maturi, ma precisi, asciutti, affilati e non si fermano un attimo. Varietà eccellente con un gioco di chiaro scuri dionisiaco.
Al palato è salato come attacco, ma poi si distende e si apre a ventaglio con suggestioni candite e complesse. Entra in gioco la lunga macerazione aggiungendo profondità, espandendo i confini della Falanghina, ampliando la struttura e sdrammatizzando l’aromaticità di questo vitigno.
Ma come detto non è un macerato dal passo pesante, anzi tutto il contrario. Il fraseggio tra acidità e sale è splendido e rende il vino sempre scorrevole, affilato, irresistibile. Al momento è già piacevolissimo ed equilibrato, ma è un vino che non teme i prossimi dieci anni. Se preferite un vino più dinamico e schietto bevetelo adesso, se volete che si sviluppi in un’armonia terziaria incredibile aspettate 5 anni e godete.
Prezzo del vino bianco Iastemma di Canlibero
22-23 euro. Un prezzo adeguato per un vino bianco di grande spessore ed eleganza, prodotto con cura, senza chimica, senza solfiti e che spazza via i luoghi comuni sui vini bianchi campani. Chi ha detto che la Falanghina non può essere un grandissimo vino?
Abbinamenti
Abbinate questo vino bianco roccioso a vitello tonnato oppure pad thai.