Glenfarclas single oak cask vintage 1988: recensione
Il Glenfarclas single oak cask vintage 1988 è whisky dello Speyside duro e puro, fatto per esaltare le note del malto e non per sedurvi con spezie e fronzoli.
Stiamo parlando di uno Scotch whisky molto alcolico, imbottigliato cask strength, come è uscito delle botti, con una gradazione alcolica del 58,8%. Non è un distillato adatto a chi non il palato avvezzo ad un certo fuoco gaelico, ma in ogni caso un paio di gocce di acqua aiutano, non solo a renderlo più umano come gradazione, ma anche a decifrare i sapori di questo figlio del malto.
Come viene prodotto il Glenfarclas single oak cask vintage 1988?
Nasce dall’annata 1988 e dopo una doppia distillazione riposa in botte per 11 anni, quindi è stato imbottigliato nel 1999. Noi lo abbiamo bevuto oggi, quindi in tutto questa bellezza ha 32 anni e non li dimostra. Ha ancora un passo agilissimo, freschezza inaudita e tutta la carica eversiva di un teppistello.
Il bouquet del Glenfarclas single oak cask vintage 1988
Naso pulitissimo, terso, nato per esaltare le note di malto, i profumi primordiali dell’orzo tostato, dell’acqua dello Speyside, delle erbe, del fieno e dei fiori di questa terra fatata. Ve lo diciamo subito: se state cercando un whisky cremoso, speziato o sornione siamo anni luci, non c’è la minima ricerca di piaggeria in questo poderoso single malt scozzese. È come un inno al malto, poche spezie in sottofondo, fiori in abbondanza, piglio erbaceo in evidenza, frutto molto affilato con toni agrumati, ma puliti e mai surmaturi. Ha una lieve nota di frutta secca, ossidata, ma appena. Di legno non ne sentirete neanche il ricordo, l’affinamento è stato svolto in botti usate e non di certo dai mille profumi spicy o smoky.
Il sapore
In bocca parte forte, ti aggredisce con la sua sfrontata carica alcolica, morde sul palato con una freschezza mentolata, ha toni piccanti che ti trafiggono la lingua. Se aggiungete un cucchiaio di acqua la situazione migliora molto, si apre, il frutto è più disteso e meno nervoso, concedendo splendidi sapori di pere e frutta gialla, ma il tono è sempre austero, non aspettatevi morbidezza o sontuosità.
Come detto prima lo scopo è esaltare il malto in tutta la sua purezza. E allora vediamo che tinte assume questo malto: i sapori sono di biscotto, di noci e nocciole, uvetta sotto spirito, datteri e ancora tornano toni di pepe e cannella più docili questa volta. La struttura è imponente, non solo per la percezione alcolica, ma anche per la quantità della materia, del gusto e dell’ampiezza dei ritorni. La persistenza è fenomenale, il fascino indubbio, ma non è di certo un whisky single malt di facile approccio. Serve tempo, più assaggi e non ti lascia mai andare.
Ti spinge ad un confronto, non ti consola, ma anzi ti stimola ad assumere un punto di vista critico che spesso i single malt non hanno, visto che tendono ad essere accondiscendenti. In questo caso il discorso è ribaltato: se volete provare un distillato di spirito e carattere questo Glenfarclas single oak cask vintage 1988 è una bella sfida.
Non ha torba o il sale del mare di Scozia, ma ciononostante è un whisky duro, un inno alle terre scozzesi, e dimostra chiaramente come lo Speyside possa mostrare i muscoli e proporre whisky ruvidi e rocciosi, quando vuole!
Non adatto a chi non ha mai assaggiato whisky o ai neofiti, potrebbero rimanere scottati.
Prezzo
Raro da trovare, è una bottiglia pregiata, prodotta in tiratura limitatissima e anche il costo lo dimostra. Le aste partono da 450 euro per arrivare fino a 700. Se lo comprate a 500 è un ottimo affare e anche se non siete bevitori, il suo valore non farà altro che salire con l’andare degli anni.
Quali piatti abbinare?
Dolci al cucchiaio, zuppa inglese, cioccolato, terrine di salmone, brisket e pulled pork, salame di cioccolato, torta di mele.