Campo di Raina Montefalco Sagrantino 2015: un ottimo vino naturale
Non c’è molto da dire sul Campo di Raina Montefalco Sagrantino 2015 della cantina Raina se non che è una vera e propria bocca d’aria nuova nel panorama un po’ statico del grande rosso umbro. È vero, tanti nuovi interpreti si stanno dando da fare. Ormai il Sagrantino di Caprai ha fatto storia nel vero senso della parola e quel modello antiquato e barocco di vino rosso da mercato americano sta scemando via e sempre più cantine puntano su finezza, precisione del tratto e naturalezza di sorso e non solo concentrazione da mordere.
Molti hanno abbracciato la filosofia biodinamica e naturale e la cantina Raina è tra questi. Giovani produttori che privilegiano vini che saranno geneticamente tannici, ma almeno non sono un tripudio di marmellate e sanno offrire un assaggio dinamico e meno bolso.
Ciò non significa che questo Sagrantino sia un vino immediato, anzi, tutto il contrario, serve pazienza e sebbene siano passati sette anni dalla vendemmia la maturità è ben lungi dal venire a galla. Ma questo è solo un bene: tutta questa materia, la concentrazione (non esasperata), i tannini, il frutto così suadente e carnale, sono lì che aspettano e promettono una sinfonia terziaria incredibile. Per cui niente fretta, dopo tutto il Sagrantino di Montefalco andrebbe bevuto almeno dopo i 10-15 anni per gustarne appieno il fascino.
Come viene prodotto il Campo di Raina Montefalco Sagrantino 2015
Raccolta manuale, fermentazione con lieviti indigeni, affinamento di 14 mesi in tonneaux da 500 litri, poi altri 6 mesi in acciaio e infine 6 mesi in bottiglia.
Caratteristiche organolettiche del Campo di Raina Montefalco Sagrantino 2015
Colore rosso impenetrabile. Il bouquet è invitante, caldo e titillante come solo quello del Sagrantino sa offrire, con quella nota selvaggia di bosco che emerge spezzando il predominio fruttato e speziato. Fiammate erbacee ad incendiare il bosco per arrivare ad un finale di caffè molto pulito. Non pensate al solito Sagrantino yogurtoso da battaglia, il grande pregio di Campo di Raina è la pulizia. La sobrietà del tratto e la scorrevolezza sono sciorinati con precisione e credibilità.
Al palato è potenzialmente ottimo. L’annata è stata calda, ma non ci sono surmaturazioni esasperate che vadano ad appesantire. Nel complesso è molto alcolico e tannico, ma viaggia agile sul palato, senza intoppi, senza graffiare o fare il ruffiano. Severo, ma finemente disegnato, adesso è acerbo e solo all’inizio del suo percorso gustativo, ma il volume aromatico, l’equilibrio e la posa sono quelli giusti. Dategli 5 anni e sarà buono, 10 e sarà ottimo, 20 e sarà leggenda.
Prezzo
28 euro, un prezzo corretto per un vino di buona qualità.
Abbinamenti
Tanta polpa e vigore tannico meritano piatti altrettanto sontuosi e truci: pulled pork, empanadas, hamburger, filetto alla Wellington.