Becherovka: recensione e scheda tecnica
La leggendaria Becherovka, un amaro che si nasconde dietro un velo di mistero, è più che un semplice liquore: è un simbolo della Repubblica Ceca, un’esperienza di degustazione unica e un testimonial di una storia lunga due secoli.
Sicuramente, oggi, il suo gusto monolitico e poco dinamico ha perso molto smalto, ma ciò non toglie che sia uno di quei liquori storici che sono riusciti, nel corso dei secoli, a mantenere dignità e a non cedere al richiamo del glucosio, puro. Cosa che invece lo Jägermeister ha fatto senza battere ciglio.
Creata per la prima volta nel 1807 dal farmacista Josef Becher, la Becherovka è un distillato a base di erbe e spezie la cui ricetta esatta è segretamente custodita. Solo due persone al mondo conoscono l’intera lista degli ingredienti, che sono circa 20. Tra questi, si possono riconoscere i gusti di cannella e anice, ma il resto è un delizioso enigma.
La Becherovka è prodotta a Karlovy Vary, una pittoresca città termale nella Repubblica Ceca nota per le sue acque minerali curative. Josef Becher iniziò a vendere questo liquore, inizialmente chiamato English Bitter, come un medicinale per aiutare il prossimo, soprattutto le persone con problemi digestivi.
Come viene prodotto
La Becherovka è prodotta in maniera classica, erbe e spezie vengono immerse immerso in alcol puro, affinché rilascino profumi e sapori. Il liquido viene quindi messo a maturare in barili di rovere per una settimana. Dopo la maturazione, l’alcol viene diluito con acqua, filtrato e corretto con zucchero e quindi è pronto per essere imbottigliato. Il processo di produzione, dal principio alla fine, dura circa due mesi.
Zona di produzione
La Becherovka viene prodotta esclusivamente a Karlovy Vary, nella Repubblica Ceca. La zona è famosa per le sue sorgenti termali, e i locali credono che le proprietà curative delle acque termali siano uno dei segreti dietro l’unicità della Becherovka.
Come gustare la Becherovka
L’alta gradazione alcolica (38%) la rende ideale per essere consumata come digestivo dopo i pasti, ma è anche incredibilmente versatile in mixologia. La Becherovka può essere un ingrediente sorprendente in cocktail come il “Betong”, che la mescola con tonic, o il “Bohemian Mule”, una variante del Moscow Mule con Becherovka, vodka, succo di lime e ginger beer.
Sinceramente, a livello personale, preferisco gustare la Becherovka pura e dura con un cubetto di ghiaccio. La sua complessità aromatica e la sua dolcezza speziata la rendono perfetta da sola, per una bevuta che non sia troppo cerebrale né impegnativa, anche perché dopo il primo bicchiere stanca.