450 slm Bianco Frizzante Costadilà: un vino cosmico
Se non avete mai assaggiato il vino 450 slm Bianco Frizzante di Costadilà uscite e comprate subito una bottiglia. È uno dei pochi modi per capire come era una volta il vino delle colline del Prosecco. E lo diciamo con malinconia e un peso nel cuore. Ormai la zona del prosecco è devastata dai pesticidi e dalla coltivazione di massa per produrre orrendi vini industriali che sembrano spremute dolciastre di solforosa. Questo vino invece riporta il tempo indietro, contestualizza il vino nella tradizione e nel solco contadino di come era prima della rivoluzione industriale degli anni 90. Ridando dignità a vitigni come Glera, Bianchetta Trevigiana e Verdisio.
Sull’etichetta non trovate scritto prosecco, per motivi semplici. Non lo è per come è inteso oggi e non avrebbe senso per la cantina mescolarsi al mare magnum di bottiglie vendute a poco prezzo. Se volete dargli una collocazione è un rifermentato in bottiglia, un semplice, incredibile, gustosissimo metodo ancestrale. Un colfondo senza fondo. E poi basta con queste etichette, soprattutto oggi che doc e docg sono preda delle cantine industriali più grande che impongono il loro valore e sputtanano il mercato anche per i contadini veri.
E per capirlo basta pensare al nome di questo vino: 450 sul livello del mare. Perché il vigneto da cui provengono le uve è a questa altitudine, in collina, dove di pota e si raccogli e si lavoro a mano e le macchine non ci sono, ma dove l’uva è sana e dà buoni raccolti. Anche il vecchio Virgilio diceva: per fare vino buono cerca la collina.
Detto questo preparatevi ad un impatto con un treno: provare questo vino scardinerà ogni vostra convinzione sul prosecchino morticino e smunto. Niente zucchero, niente paracadute, qui l’acidità è padrona e martella, i lieviti hanno arricchito ed espanso i confini gustativi del vino, ma la mandorla, la frutta esotica, le erbe, il fieno prendono forme cangianti e appuntite. Tutto parla un linguaggio di collina, di terra e minerali e non c’è posto per il prosecco stilizzato solleticante tutto banalità e piacevolezza per fare lo spritz.
No, questo vino è intransigente ed infatti è sempre meglio lasciarlo riposare in cantina almeno 1 anno o anche due, non ha nessun problema a riposare in bottiglia. Non è un metodo classico da bere tra 40 anni, ma non pensate ad una limonata alla pera e mughetto come sono i prosecchi industriali.
Caratteristiche organolettiche del vino 450 slm Bianco Frizzante Costadilà
Naso molto intento, ricco di spunti fruttati, iodati, con una decisa carica di agrumi e melone. I fiori ci sono e fanno da cornice con ghirlande lunghe e sinuose. Non manca una spinta erbacea nobile che permea tutto il bouquet rendendolo molto alieno al paradigma domo e prono del prosecco da autoclave. È un altro vino companatico con pane da mordere a non finire. Un Altro Mondo.
Al palato è ruggente, succoso, dotato di buon corpo e tannino lieve, ma presente, dovuto alla macerazione che si è protratta per dieci giorni circa. Finale lungo, ammandorlato con rivoli di miele e acacia. Splendido, ma non di facile approccio se non siete abituati ai rifermentati in bottiglia che hanno fatto macerazione. Ma prima o poi vanno provati, non si può continuare a bere dei brodini di solfiti come il prosecco Valdoca.
Prezzo
16-18 euro. Non diciamo regalato, ma per un vino unico, di taglio sartoriale, proveniente da una collina unica nel suo genere li vale tutti.