Moschofilero: vitigno, caratteristiche e storia del vino aromatico di Mantinia
Oggi ci immergiamo nel mosto profumato e avvolgente di un vino bianco greco che rappresenta la quintessenza dell’aromaticità: il Moschofilero. Questo vino, proveniente dalla regione del Peloponneso, è una delle gemme nascoste della viticoltura ellenica, ampiamente apprezzato per la sua complessità aromatica e la sua versatilità gastronomica che gli permette di spaziare tra mille piatti.
Attenzione il vino è al 99% vinificato in bianco, ma il vitigno è considerato a bacca rossa, anche se più tendente al rosa-ramato, come il moscato rosa, a cui assomiglia in maniera decisa, vuoi per il profilo aromatico, vuoi per la consistenza e la quantità di profumi di bosco e fiori.
Origini e Terroir
Il Moschofilero trova le sue radici nel Peloponneso, più precisamente nella zona di Mantinia. Il terroir di questa regione, composto da suoli calcarei e un clima relativamente fresco, conferisce al Moschofilero caratteristiche organolettiche uniche, aitando a mantenere intatti acidità e profumi nei grappoli. La zona di produzione è protetta da denominazione di origine controllata (DOC), assicurando che ogni bottiglia rappresenti fedelmente il territorio da cui proviene.
Caratteristiche Organolettiche
Colore
Il Moschofilero presenta un colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, che subito suggerisce la sua natura fresca e giovane. Difficile trovare colori intensi e consistenze oleose.
Profumo
Il bouquet aromatico muschiato, floreale e leggermente speziato è il vero protagonista di questa uva. Vi aggredisce con sentori floreali di rosa, bergamotto e violetta, seguiti da note fruttate di mela verde, pesca, miele, tè nero, bergamotto, ibisco, crostata al pompelmo e agrumi tempestosi. Alcuni esemplari offrono anche sfumature speziate di zenzero o pepe bianco che lo fanno assomigliare alla lontanissimo al Gewurztraminer.
Sapore e Consistenza
Al palato, il Moschofilero è fresco, vivace e minerale. L’acidità ben bilanciata lo rende estremamente bevibile, mansueto e rinfrescante, mentre le note fruttate e floreali si fondono in un finale persistente e leggermente speziato. Non è il vino che vi cambia la vita o che vi offrirà bottiglie uniche, irripetibile e immortali, ma diciamo che sa fare il suo dovere senza tentennamenti.
Produzione
Il Moschofilero viene solitamente vinificato in acciaio inox per preservare la sua freschezza aromatica. La fermentazione avviene a temperature controllate, spesso seguita da un periodo di affinamento sui lieviti per aggiungere complessità e struttura. Raramente viene sottoposto a fermentazione malolattica, per mantenere l’elevata acidità che lo contraddistingue.
Abbinamenti Gastronomici
Data la sua natura aromaticamente pungente e perforante e l’acidità vivace, il Moschofilero è estremamente versatile a tavola. Si sposa splendidamente con piatti di pesce, insalate estive e cucina mediterranea in generale. È anche un eccellente abbinamento con formaggi come il Kefalotyri.