Albarola: il vitigno ligure usato per la produzione di Cinque Terre e Colli di Luni
La Albarola è un vitigno autoctono della Liguria, coltivato prevalentemente lungo la costa e in alcune zone della Toscana settentrionale. Questo vitigno, tradizionalmente usato in blend con Vermentino e Bosco, è centrale per la produzione dei bianchi liguri, soprattutto nelle Cinque Terre e nel Colli di Luni. La Albarola si distingue per la sua resistenza alle difficili condizioni di coltivazione della Liguria, con i suoi vigneti a terrazza che sfidano il mare. La sua freschezza e acidità riflettono il terroir unico da cui proviene, rendendola una scelta ideale per vini leggeri e vibranti tutto sale e succosità.
The Basics
- Denominazione: Utilizzata nelle DOC Cinque Terre, Cinque Terre Sciacchetrà, Colli di Luni, Colline di Levanto, Val Polcevera, Golfo del Tigullio-Portofino.
- Regione: Liguria e Toscana
- Gradazione Alcolica: 11-12%
- Affinamento: Acciaio inox per mantenere freschezza e vivacità
- Superficie Vitata: Circa 149 ettari in Italia
Zone di Produzione
La Albarola è coltivata principalmente in Liguria, dove viene utilizzata in numerose denominazioni:
- Cinque Terre DOC e Cinque Terre Sciacchetrà DOC: Qui il vitigno è spesso usato in blend con Vermentino e Bosco per produrre vini freschi e minerali, oltre al famoso Sciacchetrà, un passito dolce.
- Colli di Luni DOC: Nella zona tra Liguria e Toscana, l’Albarola è presente sia in purezza che in blend con Vermentino, producendo bianchi di notevole freschezza.
- Golfo del Tigullio-Portofino DOC: Utilizzata nei blend locali per vini bianchi freschi e giovani.
- Val Polcevera DOC e Colline di Levanto DOC: In queste denominazioni, l’Albarola contribuisce a vini di carattere leggero e molto aromatico.
Stili e Vinificazione
La Albarola si esprime principalmente in vini bianchi secchi e frizzanti. Nelle denominazioni delle Cinque Terre, il vitigno è solitamente parte di blend che danno vita a vini di grande freschezza e sapidità. Un altro stile distintivo è quello del Sciacchetrà, un passito dolce prodotto con uve appassite, dove l’Albarola aggiunge struttura e freschezza.
Le tecniche di vinificazione prevedono generalmente fermentazioni e affinamenti in acciaio inox, al fine di preservare la freschezza e i profumi primari del vitigno. Raramente vengono usate botti di legno, per mantenere la leggerezza e la pulizia aromatica che contraddistinguono l’Albarola.
Caratteristiche del Vino
I vini a base di Albarola presentano un colore giallo paglierino con riflessi verdognoli. Al naso, si percepiscono aromi delicati di fiori di campo, erbe fresche e frutta a polpa bianca come mela e pera. Al palato, si distinguono per la freschezza vibrante e una spiccata sapidità, tipica dei vini liguri, che richiama la vicinanza al mare. Sono vini leggeri e piacevoli da bere giovani, ideali per accompagnare i piatti della cucina regionale.
Terroir e Vinificazione
I vigneti di Albarola si trovano su terrazze affacciate sul mare, spesso su suoli rocciosi e poveri, che garantiscono una bassa resa e una qualità elevata delle uve. Le escursioni termiche e i venti marini contribuiscono a mantenere alta l’acidità del vitigno e a sviluppare aromi vivaci. La vinificazione avviene quasi esclusivamente in acciaio inox, per mantenere intatta la freschezza del vino e la sua purezza aromatica.
Abbinamenti
Grazie alla sua freschezza e acidità, l’Albarola è ideale per accompagnare piatti di pesce della tradizione ligure, come il branzino al sale, le acciughe marinate e la torta di bietole. Si sposa bene anche con formaggi freschi come la prescinseua e con piatti a base di pesto alla genovese e focaccia al formaggio.