Un centimetro in più, un rischio in più: perché il grasso addominale è un killer silenzioso
Un semplice metro da sarta potrebbe essere lo strumento più potente di prevenzione cardiovascolare. La circonferenza della vita è un indicatore chiave del rischio di malattie cardiometaboliche e potrebbe addirittura superare l’Indice di Massa Corporea (IMC) come predittore di problemi di salute. Questo è il messaggio della nuova campagna “Per un cuore sano, conta ogni centimetro”, lanciata oggi a Roma dalla Fondazione Italiana per il Cuore (Fipc), con il patrocinio del Ministero della Salute e il supporto di 18 società scientifiche e associazioni di pazienti.
L’iniziativa si svilupperà nel corso del 2025, con appuntamenti chiave nella Giornata Mondiale dell’Obesità (marzo) e nella Giornata Mondiale del Cuore (settembre). “Ridurre anche solo pochi centimetri del girovita può avere un impatto significativo sulla prevenzione di gravi patologie”, sottolinea Emanuela Folco, presidente di Fipc. “Non è solo una questione estetica, ma una scelta di salute”.
Perché il girovita è un campanello d’allarme per il cuore?
Le malattie cardiovascolari restano la principale causa di morte in Italia, responsabili del 31% dei decessi (di cui 56% donne e 44% uomini). Eppure, molti dei fattori di rischio sono modificabili. Il 41% della popolazione tra i 18 e i 69 anni presenta almeno tre fattori di rischio tra ipertensione, diabete di tipo 2, dislipidemia, sovrappeso e obesità, oltre a stili di vita dannosi.
A livello globale, l’obesità adulta è più che raddoppiata dal 1990, mentre quella adolescenziale è quadruplicata. In Italia, il quadro non è più rassicurante: quasi il 20% dei bambini è in sovrappeso, mentre quasi il 10% è obeso, con un 2,6% in obesità grave.
Un’arma semplice: dieta ed esercizio fisico
“La prevenzione resta la nostra arma più efficace”, ha dichiarato il Ministro della Salute, Orazio Schillaci. “Una Alimentazione corretta e razionale associata ad una quotidiana attività fisica sono fondamentali per salvare vite, l’umanità deve sapere e agire al più presto”.
Secondo Maria Rosaria Campitiello, capo della Direzione Prevenzione del Ministero della Salute, la strategia deve andare oltre le raccomandazioni generiche: “Dobbiamo intervenire sui fattori socioculturali, ambientali ed emotivi che influenzano le abitudini alimentari e lo stile di vita. Il nostro obiettivo è guidare le persone verso scelte più sane attraverso campagne di sensibilizzazione e azioni quotidiane“.
Quanto deve essere il girovita per essere a rischio?
Se pensi che il tuo peso sia sotto controllo, potresti sbagliarti. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il grasso viscerale è un problema anche per chi non è in sovrappeso.
Le soglie di rischio generalmente accettate sono:
- Donne: oltre 88 cm di girovita
- Uomini: oltre 102 cm di girovita
Numeri che dovrebbero far riflettere, considerando che il grasso addominale è strettamente legato a diabete, infarti e ictus.
La sfida del 2025: contiamo ogni centimetro
L’invito della campagna “Per un cuore sano, conta ogni centimetro” è chiaro: prendi un metro e misura il tuo rischio. Basta poche settimane di esercizio fisico e alimentazione sana per ridurre il grasso viscerale e migliorare la propria salute.
Perché ogni centimetro conta… e potrebbe salvarti la vita.