Ristorante cinese Toscanella Liu: la recensione
Il ristorante Cinese Liu di Toscanella è uno dei pochi locali cinesi in zona Imola e Toscanella che invece di peggiorare, sta migliorando di giorno la propria offerta. I piatti sono precisi, gustosi e fatti con grande attenzione. Le materie prima utilizzate sono buone e freschissime e tutti i ravioli sono fatti a mano in casa, uno per uno, e sono uno più buono dell’altro.
Il menu
Non è un ristorante cinese rivoluzionario o che punta su piatti regionali o cucina imperiale. Anzi punta tutto sui grandi classici da asporto e sul comfort food cinese a cui ci siamo abituati negli ultimi anni in Italia, ma questo non è un problema. Tutto il contrario!
L’esperienza maturata nel corso degli anni è servita a perfezionare le ricette, a usare meno glutammato e più condimenti fresche ed erbe aromatiche. Senza contare che alcune contaminazioni sono entrare nel menu di questo piacevole ristorante cinese per portare aria fresca, leggerezza e grande profondità di questo nei piatti. Non troverete i ravioli alla bolognese, ma il ripieno dei ravioli è molto delicato, sfumato come gusto e non ha la pesantezza e l’estrema sapidità su cui ancora molti ristoranti cinesi puntano con ostinazione.
I piatti da provare del ristorante Cinese Liu di Toscanella
Tra gli antipasti non ci sono grandi sorprese. La selezione non è ampia, ma quello che c’è è buono. Involtini primavera croccanti, asciutti, non unti e molto fragranti e leggeri, per quanto lo possa essere del cibo fritto.
Sui ravioli ci sarebbe da parlare per ore. Tutti fatti a mano, home made. Ravioli al vapore, di gamberi, di granchio, alcuni con ripieno solo di verdura e poi i grandi classici con ripieno di zenzero e carne di maiale. Ma dimenticatevi dei soliti ravioli plasticosi o di quei ravioli così salati da farvi bere 200 birrette per scacciare la seta. No, qui tutto ha una sapore più verace, leggero, senza forzature.
Ecco se vogliamo definire i piatti di questo semplice, ma irresistibile, ristorante cinese, possiamo dire che ha trasformato la cucina take away anonima rendendola più intima e casalinga. E visto che non stiamo parlando di piatti 3 stelle Michelin, il risultato è molto soddisfacente.
Tra i primi ottimi gli spaghetti di soia piccanti con i gamberi e gli gnocchi di riso con verdure, non solo gustosi e saporiti, ma anche perfettamente cotti. Esatto, non si appiccino uno all’altro diventando un enorme gomitolo appiccicoso. Deliziosi anche gli udon saltati con frutti di mare.
Tra i secondi l’anatra arrosto è croccante, succulenta e con la pelle fuori rosolata in maniera eccellente. Il maiale in agrodolce è tenero, fatto a regola d’arte, con una salsina densa e sciropposa, ma dal giusto piglio sour. La carne è marinata e piena di sapore.
Le alghe, i contorni e il riso sono preparati con cura. Forse l’unico piatto un po’ troppo estremo sono i gamberi sale e pepe. Ok, molto pepati, ma ci sta, tuttavia il sale è davvero troppo e si fa fatica a finirli.
Ma se consideriamo che tutti gli altri piatti non deludono, non ci si può davvero lamentare.
Il prezzo è onesto, leggermente superiore al solito ristorante cinese di periferia, ma quel surplus è giustificato da una qualità di pietanze e ingredienti nettamente superiore alla media.