Nel cuore della Francia, la regione Champagne si rivela come un autentico paradiso terrestre, dove la natura e l’ingegno umano si sono fusi per creare uno dei gioielli della corona enologica mondiale. Quest’area, celebre per il suo contributo inestimabile alla viticoltura, ha dato vita al metodo di spumantizzazione “Champenoise”, ovvero la rifermentazione del vino in bottiglia, un procedimento poi adottato globalmente. Nonostante le molteplici imitazioni, nessuno è mai riuscito a eguagliare la raffinatezza e la singolarità degli Champagne di questa regione.
La storia ci racconta che la metodologia e la classificazione degli Champagne, così come le conosciamo oggi, affondano le radici nel 1927, frutto dell’instancabile dedizione dell’INAO (Institut National des Appellations d’Origine). La classificazione dei vigneti si basa su un sistema introdotto nel 1911, denominato Echelle des Crus, che valuta ogni vigneto (o cru) in base alla qualità e alla sua prossimità ai centri nevralgici di Reims e Epernay, cuore pulsante della regione Champagne.
I vigneti sono catalogati in tre distinti livelli: Grand Cru, Premier Cru e Cru, stabilendo così un criterio di valutazione basato sul valore commerciale dell’uva. La creazione degli Champagne segue l’arte dell’assemblaggio, o cuvée, che per le edizioni Sans Année coinvolge vini di annate differenti, mentre i Millésimes o Vintage sono composti esclusivamente da vini dello stesso anno. Sorprendentemente, una cuvée può risultare dall’unione di oltre 60 vini diversi, rendendo i Champagne monovitigno una rara eccezione.
In termini di varietà, gli Champagne possono vantare l’utilizzo di tutte e tre le uve previste dal disciplinare: Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Meunier. Da qui nascono gli Champagne Blanc de Blancs, prodotti interamente da Chardonnay, e i Blanc de Noirs, risultato delle sole uve a bacca rossa, sia Pinot Nero che Pinot Meunier, utilizzate singolarmente o in combinazione.
La produzione si estende attraverso cinque aree principali: Montagne de Reims, Côte des Blancs, Vallée de la Marne, Côte de Sézanne e Aube. Tra queste, le prime tre, situate nei dintorni di Reims, racchiudono tutti i 17 comuni classificati Grand Cru. Ogni varietà di uva contribuisce in modo unico al profilo dello Champagne: lo Chardonnay dona finezza ed eleganza; il Pinot Nero, struttura e profondità aromatica; il Pinot Meunier, invece, arricchisce il bouquet con la sua complessità fruttata e contribuisce alla struttura del vino.
Questo è un invito a scoprire la Champagne, non solo come regione geografica ma come espressione di un terroir ineguagliabile e di un savoir-faire tramandato di generazione in generazione, che insieme continuano a definire lo standard dell’eccellenza nel mondo dello spumante.
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