Vendite di Champagne: Calo Previsto per il 2023, Tra Inflazione e Giacenze
Il 2023 potrebbe non brindare con lo stesso entusiasmo degli anni passati, almeno per quanto riguarda il mercato dello Champagne. Secondo il Comité Champagne, l’associazione che rappresenta viticoltori e case produttrici, le stime di fine anno parlano chiaro: si prevede un massimo di 305 milioni di bottiglie vendute, in netto calo rispetto ai 325 milioni del 2022. Ciò rappresenta una diminuzione che si aggira tra il 6 e il 7,5%.
Questo decremento si confronta con il 2022, un anno eccezionale per lo Champagne, con vendite che hanno sfiorato il record storico del 2007 (338,8 milioni di bottiglie). La flessione più marcata si prevede nel mercato interno, che rappresenta circa il 40% della produzione totale, con una stima di circa 123-125 milioni di bottiglie, quasi il 9,4% in meno rispetto all’anno precedente.
Sul fronte internazionale, la situazione appare leggermente migliore, con una previsione di circa 175 milioni di bottiglie dirette all’estero, comunque in calo del 6,4% rispetto ai 187 milioni del 2022.
Un segnale preoccupante arriva dai canali di vendita al dettaglio, come ipermercati e supermercati, dove si registra una riduzione del 20% nelle vendite. David Chatillon, copresidente del Comité Champagne, spiega che il fenomeno è dovuto alle grandi scorte accumulate nel 2022, quando, a causa delle annate altalenanti, si temeva una carenza di prodotto. Quest’anno, al contrario, si nota un approccio più prudente negli ordini, accentuato anche dall’aumento dei tassi di interesse.
Per trovare un calo simile bisogna tornare al 2009, in seguito alla crisi finanziaria globale del 2008, quando le vendite si fermarono a 293 milioni di bottiglie. La storia dimostra una correlazione tra il consumo di Champagne e l’andamento dell’economia mondiale.
Tuttavia, tra i produttori non c’è allarmismo. Gli Champagne di pregio, come le edizioni speciali e le bottiglie d’annata, mantengono un trend positivo, specialmente all’estero. Anche se il volume delle vendite è in calo, il prezzo medio per bottiglia è aumentato. Di conseguenza, l’associazione prevede un fatturato a fine anno di 6,3 miliardi di euro, in linea con il record del 2022.