Val d’Oca ha ampliato la sua gamma di Cuvée Classiche per Natale includendo un Prosecco in stile Extra-Brut
Alle versione di prosecco Extra-Dry e Brut in capsula d’oro in argento, si sono aggiunte un Extra-Brut con lamina blu e un Prosecco Rosé in rosa, tutti e quattro presentati in eleganti bottiglie nere opache. I nuovi vini sono stati lanciati nell’on-trade italiano e vengono spediti agli importatori di tutto il mondo.
“Riteniamo che il prosecco l’Extra-Brut piacerà a un consumatore più esigente che cerca qualcosa con meno zucchero e più complessità“, afferma l’amministratore delegato di Val d’Oca, Alessandro Vella. “È un Prosecco classico e ricercato che si rivolge alla ristorazione di livello medio alto per l’abbinamento con il cibo”.
Val d’Oca è il marchio di una delle cooperative leader della regione, la Cantina Produttori di Valdobbiadene, che quest’anno ha festeggiato i suoi 70 anni.
“Le persone in Italia riconoscono Valdobbiadene come il luogo di nascita storico del Prosecco”, afferma Vella. Egli ritiene che l’assegnazione dello status di Patrimonio mondiale dell’UNESCO nel 2019 abbia contribuito a differenziare la “viticoltura eroica” del Prosecco Superiore coltivato sulle colline dal Prosecco della Pianura Padana, almeno nella mente dei consumatori italiani.
“Sempre più persone sono alla ricerca di una migliore qualità”, afferma, indicando il successo dei vini cru della Val d’Oca [noti come “Rive” nella DOCG] nei supermercati italiani. “Stiamo assistendo a una crescita a doppia cifra ogni anno con la nostra linea Rive e per noi questo è un chiaro segnale che le cose stanno cambiando e il pubblico sta crescendo come consapevolezza”.
Nei mercati di esportazione il livello di riconoscimento del Prosecco Superiore da parte dei consumatori varia notevolmente. “E ci sono anche alcuni mercati che sono molto guidati dai prezzi, come la Germania, dove il prezzo medio è inferiore del 30% rispetto al Giappone”, afferma Vella.
Un’area in cui tutti i consumatori di Prosecco, indipendentemente dalla nazionalità, possono identificarsi con il marchio è la sostenibilità di Val d’Oca. “Siamo l’unica azienda vinicola in Italia con tutte e tre le importanti certificazioni”, dice Vella, riferendosi a Equalitas, che l’azienda ha vinto quest’anno, e VIVA e SQNPI che ha vinto nel 2020 e nel 2021.
Come cooperativa, Vella crede che la Cantina Produttori di Valdobbiadene “sia stata sostenibile dal punto di vista sociale ed economico” sin dal giorno della sua fondazione nel 1952. Mentre il suo impegno per l’ambiente nel ridurre i trattamenti chimici e il consumo di acqua, mentre l’aumento del riciclaggio e l’uso di energia rinnovabile sono iniziati sul serio 15 anni fa. Per tutti questi motivi Val d’Oca si è aggiudicata lo scorso anno il primo premio per la sostenibilità tra 2.136 aziende italiane del food and drink.