Strategie di Crescita per lo Champagne: Innovazione e Sostenibilità al Vinexpo Paris
In occasione di Wine Paris & Vinexpo, David Chantillon e Maxime Toubart, alla guida del Comité Champagne, hanno condiviso le loro visioni sul futuro dello Champagne, puntando su sostenibilità e innovazione. Le nuove direttive, presentate di fronte a un pubblico internazionale, mirano a rafforzare la filiera vitivinicola, valorizzare il lavoro in vendemmia e combattere le contraffazioni, evidenziando la crescente importanza degli Champagne rosé e a basso dosaggio.
Il Comité Champagne ha espresso un cauto ottimismo per il futuro, grazie alla collaborazione tra Vigneron e Maison, che ha portato a decisioni strategiche per l’equilibrio e il successo globale della denominazione. Tra le iniziative principali, vi è l’aumento del limite massimo delle riserve vendemmiali e la creazione di un centro di ricerca ad Epernay focalizzato sulla qualità e lo sviluppo sostenibile.
Un accordo quinquennale rinnovato tra viticoltori e cantine stabilisce nuove basi per l’acquisto delle uve, assicurando l’approvvigionamento dei mercati e sostenendo la produzione. L’aumento della riserva interprofessionale da 8 a 10 tonnellate per ettaro testimonia l’impegno verso una produzione equilibrata e resiliente.
La questione dell’equo reclutamento dei lavoratori stagionali in vendemmia ha ricevuto particolare enfasi, con l’appello a sanzionare le pratiche inique osservate di recente. L’export e la differenziazione del prodotto rimangono pilastri fondamentali per il futuro dello Champagne.
L’espansione internazionale vedrà l’apertura di un nuovo ufficio a Stoccolma per rafforzare la presenza dello Champagne nei paesi nordici, mercati in crescita da oltre un decennio. Parallelamente, il Comité prosegue nella tutela legale della denominazione, celebrando successi significativi contro l’uso improprio del nome Champagne, specialmente in Canada e Italia, e ottenendo in Cina il riconoscimento come “nome notorio”, un baluardo contro le contraffazioni.
Con oltre il 60% della produzione destinata all’export, lo Champagne punta a diversificare la sua offerta per soddisfare una domanda internazionale sempre più variegata. La popolarità degli Champagne rosé e a basso dosaggio è in netta crescita, segnale di un consumatore alla ricerca di nuove esperienze gustative.
David Chantillon sottolinea l’importanza degli investimenti per la resilienza della filiera, garantendo che lo Champagne continui a essere sinonimo di eccellenza. Queste strategie dimostrano l’impegno del settore verso un futuro sostenibile, dove tradizione e innovazione si incontrano per preservare l’unicità dello Champagne nel mondo.