Sincope: segnale innocuo o spia di problemi cardiaci? L’Italia non è pronta a rispondere
Ogni anno, due milioni di italiani perdono i sensi a causa di una sincope, il termine medico per indicare il classico svenimento.
La maggior parte degli episodi è innocua, provocata da stress, emozioni forti o un periodo prolungato in piedi. In rari casi, però, può essere spia di un problema cardiaco serio, come aritmie pericolose.
Il problema? Manca chi fa le diagnosi giuste
Riconoscere un episodio benigno da uno potenzialmente mortale è fondamentale per evitare esami inutili da un lato e salvare vite dall’altro. Peccato che il 32% degli ospedali italiani non abbia un centro sincope dedicato. E il numero di queste unità specializzate è in calo: se nel 2019 in Italia si contavano 72 centri, oggi sono solo 48.
“La situazione è peggiorata, i centri dedicati si stanno riducendo”, spiega Michele Brignole, esperto dell’Ospedale San Luca – Istituto Auxologico di Milano. “Mancano risorse e personale, e la sincope è sempre meno considerata una priorità”.
Come distinguere un episodio pericoloso?
Secondo Andrea Ungar, presidente del Gruppo Italiano Multidisciplinare Sincope, nella maggior parte dei casi si tratta di un fenomeno transitorio e innocuo, legato a una temporanea riduzione dell’afflusso di sangue al cervello. Il problema è che alcune sincopi sono invece il primo segnale di gravi patologie cardiache, come aritmie che fanno battere il cuore troppo lentamente o troppo velocemente.
Se perdi i sensi, cosa dovresti fare?
- Capire se ci sono stati sintomi premonitori: se lo svenimento è stato preceduto da vertigini, nausea o debolezza, potrebbe essere un episodio benigno.
- Osservare la durata: una sincope che dura pochi secondi e si risolve spontaneamente è meno preoccupante di una prolungata.
- Chiedere un controllo medico se il fenomeno si ripete o avviene senza preavviso e senza cause apparenti.
- Attenzione ai fattori di rischio: chi soffre di problemi cardiaci, ipertensione o ha familiarità con aritmie dovrebbe sempre farsi controllare.
Meno centri, più esami inutili
L’assenza di unità dedicate non solo aumenta il rischio di diagnosi errate, ma porta a una conseguenza prevedibile: più persone finiscono per essere sottoposte a esami inutili, intasando ospedali già al collasso.
Senza un’inversione di rotta e investimenti mirati, il numero di pazienti che si sentiranno dire “non sappiamo cosa abbia causato lo svenimento” continuerà ad aumentare.