Lo champagne rosato di Brad Pitt, Fleur de Miraval, sarà servito alla cena dei 95esimi Oscar
Brad Pitt starà anche invecchiano, ma non ha certo perso il fiuto per gli affari: anche questa volta è riuscito a piazzare una zampata che lo riporta alla ribalta delle cronache di tutti i siti di bevande e gossip.
Il suo insipido Champagne rosato sarà servito sarà servito alla cena dei 95esimi Oscar.
Queste sono le notizie che ci scaldano il cuore e riempiono di gioia. Un altro insulso vino di una delle tante celebrità di Hollywood sta avendo successo per le ragioni giuste.
Ma dopo tutto con la stagione dei premi in pieno svolgimento e l’euforia incontrollata causata dagli Oscar, è normale che si facciano sinergie tra cinepresa e presa di spuma.
In questi giorni è stato annunciato che il marchio di champagne rosé di Brad Pitt, Fleur de Miraval, sarà versato nei calici degli ospiti della cena degli Oscar per il secondo anno consecutivo.
Lo champagne del caro vecchio Brad ha preso il posto del Piper-Heidsieck per la prima volta l’anno scorso, il primo vino fatto dalla sapienti mani di una celebrità ad essere servito al prestigioso evento.
Se state pensando di fare una maratona notturna, sappiate che quest’anno gli Oscars (il 95° Academy of Motion Picture Arts and Science Award) si svolgerà domenica 12 marzo al famoso Dolby Theatre di Hollywood.
Il prestigioso vino di Brad Pitt sarà servito durante la cerimonia di premiazione, così come all’afterparty ufficiale, il Governors Ball, così come in altri eventi legati agli Oscar a Los Angeles, New York City e Londra. Insomma, tutto esaurito.
Ma spendiamo due parole sul marchio di questo Champagne, che è una collaborazione tra l’attore e produttore cinematografico Pitt, (proprietario di Château Miraval in Provenza) e due famiglie di produttori di vino: i Perrin, proprietari di Château de Beaucastel nel Rodano e la famiglia Péters, che coltiva in Champagne da sei generazioni.
Questa lassativa bollicina è stata rilasciata dalla joint venture nell’ottobre 2020 e di strada ne ha fatta tanta, grazie alla spinta e alla grinta che il buon Brad porta con sé. Il fatto assai raro e curioso su questa collaborazione, che non è il caso di chiamare cantina, è che è l’unica casa di champagne dedicata esclusivamente alla produzione di vini rosati.
L’uscita inaugurale è stata il culmine di cinque anni di lavoro, ricerca e degustazione, disse all’epoca l’enologo Rodolphe Péters. Le bottiglie prodotte non sono molte, questi sono artigiani del vino e infatti il numero complessivo si aggira intorno alle 20.000 bottiglie, ottenute da una miscela del 75% di Chardonnay di Le Mesnil-sur-Oger e del 25% di Pinot Noir, che è stato invecchiato per tre anni sui lieviti. Ultimo dettaglio prezioso: il vino è stato imbottigliato in una bottiglia laccata che protegge dalla luce. The devil is in the details.