L’inflazione torna a mordere: il carrello della spesa costa sempre di più, chi paga il conto?
A gennaio l’inflazione è tornata a salire in Italia e nell’Eurozona, alimentando nuove preoccupazioni per il costo della vita. Secondo le stime preliminari dell’Istat, l’indice dei prezzi al consumo (Nic) è aumentato dello 0,6% rispetto a dicembre e dell’1,5% rispetto a gennaio 2024, in crescita rispetto all’1,3% del mese precedente.
Dietro questo rialzo c’è soprattutto la fine dell’effetto calmiere sui prezzi dell’energia, con le tariffe regolamentate per luce e gas che segnano un +27,8% annuo. Anche gli alimentari lavorati mostrano un aumento del 2%, segnale che i rincari colpiscono direttamente i beni di prima necessità.
Nel frattempo, il cosiddetto carrello della spesa, che include alimenti, prodotti per la casa e la cura della persona, segna un +1,8% su base annua, mentre i beni ad alta frequenza d’acquisto (come carburanti e bollette) salgono al +2,1%.
Inflazione nell’Eurozona al 2,5%: segnale di ripresa o nuovo problema?
L’inflazione nell’area euro ha registrato una crescita dello 0,1% rispetto a dicembre, raggiungendo il 2,5%. Secondo la stima rapida di Eurostat, a trainare i rincari sono soprattutto i servizi (+3,9%) e gli alimenti, alcolici e tabacco (+2,3%), seguiti dall’energia (+1,8%).
L’Italia resta tra i Paesi con l’inflazione più bassa, stimata all’1,7%, appena sopra Malta e Finlandia (1,6%), mentre all’opposto troviamo la Croazia (5%) e il Belgio (4,4%).
A prima vista, una bassa inflazione potrebbe sembrare una buona notizia, ma in realtà potrebbe indicare una stagnazione della domanda interna e un rallentamento dell’economia. Il vero problema resta il costo della vita: con gli stipendi fermi e le bollette in aumento, l’impatto sulle famiglie sarà inevitabile.
L’ombra delle bollette e il costo dell’energia: cosa farà il governo?
Mentre l’inflazione cresce, il governo italiano si trova ad affrontare il nodo energia. Il prezzo del gas in Europa ha superato i 50 euro/MWh, alimentando il rischio di ulteriori aumenti in bolletta. Il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto, ha dichiarato che se i prezzi del gas non scenderanno, sarà necessario un intervento per ridurre l’impatto su famiglie e imprese.
Ma basterà? Il rischio è che, come già visto negli ultimi anni, i rincari sui beni essenziali continuino a erodere il potere d’acquisto degli italiani, mentre i salari restano fermi. E mentre i governi europei discutono su come contenere i prezzi dell’energia, i cittadini continuano a pagare il conto.