L’addio (forse) definitivo al Nutriscore: l’UE cede alla pressione italiana?
L’Unione Europea avrebbe deciso di mettere da parte il Nutriscore, il controverso sistema di etichettatura a semaforo promosso dalla Francia, rinunciando all’idea di renderlo lo standard unico per i prodotti alimentari nei 27 Stati membri.
📢 Lo scoop arriva da Radio France, che cita un documento visionato dall’Ong Foodwatch a fine 2024, in cui Wolfgang Burtscher, direttore generale per l’Agricoltura della Commissione UE, garantisce che la futura etichetta comune “non copierà nessun sistema esistente”.
💥 Tradotto? Il Nutriscore è fuori dai giochi, almeno per ora. E per i francesi il colpevole ha un nome: l’Italia, che ha spinto per un’alternativa ritenuta più equa, il Nutrinform Battery.
La guerra delle etichette: lobby italiane o difesa della tradizione?
La battaglia sul Nutriscore ha visto contrapporsi Francia e Belgio, fautori del sistema a colori, e Italia e Spagna, che ne hanno contestato l’approccio semplicistico e penalizzante per i prodotti della Dieta Mediterranea.
❌ Cos’è il Nutriscore?
Un sistema di etichettatura basato su cinque colori (dal verde al rosso) e lettere (da A a E), che assegna un punteggio agli alimenti in base a una formula che tiene conto di grassi, zuccheri e calorie, ma senza considerare aspetti fondamentali come porzioni, metodo di consumo e benefici nutrizionali complessivi.
⚡ Perché l’Italia lo ha sempre osteggiato?
👉 Penalizza parmigiano, olio extravergine d’oliva, prosciutto crudo e prodotti tipici in favore di cibi ultraprocessati con meno grassi e zuccheri.
👉 Favorisce le multinazionali e i prodotti industriali rispetto alle eccellenze locali.
👉 Non tiene conto della qualità complessiva della dieta ma solo di singoli nutrienti.
🔍 La risposta italiana?
Il Nutrinform Battery, un’etichetta che invece informa il consumatore senza penalizzazioni arbitrarie, indicando chiaramente le quantità di grassi, zuccheri e sale per porzione.
Bruxelles prende tempo (e non commenta troppo)
La Commissione Europea avrebbe dovuto decidere entro il 2024 una nuova etichettatura unificata per tutta l’UE. Invece, ha scelto di rimandare a data da destinarsi, probabilmente complice l’opposizione crescente di diversi Paesi.
👀 E cosa dice Bruxelles?
Interpellata sulla questione durante un briefing con la stampa, l’UE ha evitato commenti diretti, limitandosi a ribadire il proprio impegno per una “scelta informata dei consumatori“.
🎙️ “L’obiettivo è trovare la soluzione migliore per i cittadini europei”, ha dichiarato una portavoce UE.
Insomma, nessuna bocciatura ufficiale, ma nemmeno una difesa a spada tratta del Nutriscore.
