Il Salento rinasce tra le vigne: Tenuta Liliana trasforma le ferite della Xylella in vino biologico

Nel cuore del Salento, devastato dalla Xylella che ha trasformato un mare di ulivi centenari in un paesaggio spettrale, c’è chi ha deciso di non arrendersi. Antonio e Liliana Intiglietta, con il loro progetto Tenuta Liliana, stanno riscrivendo la storia di questa terra martoriata, ripartendo dal vino e dalla sostenibilità.
“Non si può restare fermi davanti a un disastro come quello della Xylella,” spiega Antonio Intiglietta. “Abbiamo scelto di ritornare alle nostre radici pugliesi, costruendo una cantina con vigneti biologici certificati, un segno di speranza e rinascita per queste colline straordinarie.” Da Parabita, dove sorge l’azienda, il panorama abbraccia il Parco del Pollino e la Sila, in un connubio unico tra terra e cielo.
Un progetto di cuore e coraggio
Fondato nel 2017, il progetto di Tenuta Liliana si estende su 13 ettari suddivisi in cinque parcelle. Qui si coltivano Cabernet Sauvignon e Sauvignon Blanc, vitigni internazionali che trovano nel Salento condizioni ideali grazie al clima e al terreno. La conduzione agronomica è affidata ad Andrea Fattizzo, mentre il celebre enologo Carlo Ferrini supervisiona la produzione.
“Questo progetto – racconta Intiglietta – unisce il cuore delle nostre origini pugliesi con l’esperienza milanese. Vogliamo fare qualcosa che restituisca dignità a questa terra ferita. Il nostro non è un calcolo economico, ma una sfida d’amore e audacia.”
Vino e innovazione: l’anno zero di Tenuta Liliana
Il 2021 è stato il “punto di partenza” per Tenuta Liliana, con un lavoro meticoloso sulla terra per individuare i cloni di vite più adatti. Grazie alla collaborazione con il vivaista francese Pier Marie Guillaume, sono stati selezionati ceppi capaci di valorizzare la finezza più che la potenza.
La cantina, un gioiello hi-tech ricavato da una ex cava di tufo, ha permesso di produrre circa 20.000 bottiglie nel 2022. Il risultato è un Cabernet Sauvignon Igp Salento che incarna eleganza e autenticità, rispecchiando il carattere resiliente della terra salentina.
Non solo vino: un modello di rinascita per il Salento
Il progetto di Tenuta Liliana vuole andare oltre il vino, diventando un simbolo di rinascita per il territorio. “Quello che oggi può sembrare un’oasi nel deserto potrebbe diventare un apripista per altre realtà,” sottolinea Intiglietta. Il recupero delle colline salentine è visto non solo come un’opportunità economica, ma come un atto poetico che fonde tradizione e sostenibilità.
Un futuro radicato nel passato
“Questa terra è la nostra casa e il nostro futuro,” conclude Intiglietta. Tenuta Liliana non è solo un’azienda vitivinicola, ma un simbolo di speranza e resilienza in una regione che guarda al futuro con coraggio, trasformando le ferite del passato in una nuova opportunità.