Guerra del Pomodoro: Dopo il Caos 2024, Accordo Lampo per la Campagna 2025

Dopo il caos della scorsa campagna, arriva una boccata d’ossigeno per la filiera del pomodoro da industria del Nord Italia. Il nuovo accordo quadro siglato a Parma tra produttori e industrie di trasformazione stabilisce il prezzo della materia prima a 145 euro per tonnellata, garantendo così una programmazione più solida per il 2025.
L’annuncio è stato accolto con soddisfazione dall’assessore all’Agricoltura dell’Emilia-Romagna, Alessio Mammi, che ha sottolineato il valore strategico di questa intesa:
“L’accordo offre stabilità a una filiera fondamentale per l’economia agricola e agroalimentare regionale, permettendo di mantenere alta la qualità del prodotto e la competitività sui mercati internazionali”.
Il presidente dell’Organizzazione interprofessionale Pomodoro da Industria Nord Italia, Giuseppe Romanini, ha evidenziato come l’intesa sia arrivata con tempistiche perfette, evitando le criticità dello scorso anno.
“La tempestività dell’accordo consentirà alla filiera di affrontare la campagna 2025 in condizioni ottimali, scongiurando il rischio di una nuova crisi dopo il mancato accordo del 2024”.
Il Peso dell’Accordo e le Sfide per le Industrie
Se da un lato i produttori tirano un sospiro di sollievo, dall’altro le industrie di trasformazione devono fare i conti con un’intesa che, seppur necessaria, è considerata onerosa.
L’Anicav (Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari Vegetali) ha commentato con una nota ufficiale:
“L’accordo è un passo importante per la filiera, ma i costi per le aziende di trasformazione sono significativi, specie in un contesto di forte competizione internazionale e aumento dei costi di produzione.”
Secondo Bruna Saviotti, coordinatrice del Comitato territoriale del Bacino Nord di Anicav:
“Abbiamo raggiunto un’intesa utile alla pianificazione della campagna, ma sarà cruciale lavorare sulla difesa e valorizzazione della filiera per giustificare questi prezzi”.
L’obiettivo ora è chiudere un’intesa simile anche per il Bacino Centro-Sud, dove i negoziati stanno procedendo. L’Organizzazione Interprofessionale Bacino Centro-Sud ha fissato il prossimo tavolo di discussione per l’11 febbraio, con l’obiettivo di raggiungere un accordo che garantisca le stesse condizioni di stabilità per tutto il settore.
Perché Questo Accordo è Così Importante?
- Dopo il 2024 disastroso, la filiera trova una stabilità essenziale – Il mancato accordo dello scorso anno aveva messo a rischio l’intero comparto.
- Prezzo più alto, ma necessario – I 145€/tonnellata riflettono le esigenze della filiera, anche se rappresentano una sfida per le industrie di trasformazione.
- Ritrovata unità nella filiera – Il dialogo tra produttori e industrie è stato decisivo per raggiungere un’intesa che accontentasse entrambe le parti.
- Il Nord fa da apripista al Centro-Sud – Se tutto procede secondo i piani, l’accordo potrebbe diventare un modello anche per il resto d’Italia.
- Sfida per la competitività internazionale – Il costo del pomodoro italiano rimane più alto rispetto ai competitor europei, rendendo indispensabile una strategia per valorizzare il prodotto.
Conclusione: Una Filiera più Forte, Ma con Qualche Incognita
L’accordo sul pomodoro da industria nel Nord Italia è un successo che riporta stabilità a un settore messo a dura prova nell’ultimo anno. La vera sfida ora è rendere il comparto sempre più competitivo, difendendo la qualità italiana senza far lievitare i costi in modo insostenibile.
Se l’intesa si concretizzerà anche al Centro-Sud nelle prossime settimane, il 2025 potrebbe segnare una svolta importante per la filiera del pomodoro italiano, garantendo maggiore sicurezza a produttori, industrie e consumatori. Grazie a dio, anche quest’anno riusciremo a farci almeno 1 bloody mary.