Da Piombi a guide d’arte: le detenute della Giudecca protagoniste di Casanova 300

Venezia si prepara a rivivere il fascino e l’audacia di Giacomo Casanova, uno dei suoi figli più celebri, con un ricco programma di eventi per celebrare i trecento anni dalla nascita del leggendario libertino. Tra maschere, mostre e iniziative insolite, come il coinvolgimento delle detenute del carcere femminile della Giudecca, il progetto “Casanova 300” promette di lasciare il segno.
Un Casanova inedito dietro le mura della Giudecca
Per una volta, il celebre Casanova non evade dai Piombi, ma “entra” nel carcere della Giudecca, simbolicamente. Grazie a un’iniziativa promossa dall’Associazione Venezia Pesce di Pace in collaborazione con la Compagnia dell’arte dei Maschereri, alcune detenute prenderanno parte a un corso di formazione condotto da Nadia De Lazzari. Durante questo percorso, le recluse avranno modo di immergersi nella vita e nelle avventure di Casanova, tra incontri con nobildonne, intrighi politici e fughe leggendarie.
Le Baute di Casanova: artigianato e riscatto sociale
Dal 21 febbraio al 4 marzo, il cuore delle celebrazioni sarà la mostra “Le Baute di Casanova” ospitata a Dorsoduro 3200, presso la sede della Compagnia dell’arte dei Maschereri. L’esposizione renderà omaggio alla tradizione artigiana delle maschere veneziane, con una particolare attenzione alle famose baute, indossate dal seduttore nei suoi travestimenti. Le detenute della Giudecca, formate attraverso il progetto, diventeranno guide d’eccezione per i visitatori, offrendo uno sguardo unico e personale sull’esposizione.
L’anteprima ufficiale avrà luogo il 16 febbraio al Caffè Florian, nella storica Sala delle Stagioni. Qui, sarà rievocata la leggenda secondo cui Casanova, appena evaso dalle Prigioni di Palazzo Ducale, si recò proprio al Florian per gustare un caffè.
Un legame tra Venezia e il carcere: riscatto e speranza
L’iniziativa, regolata da una convenzione firmata dalla direttrice del carcere della Giudecca Mariagrazia Bregoli, rappresenta molto più di un semplice evento culturale. È un progetto di riscatto sociale, che punta a creare un dialogo tra Venezia e la realtà carceraria, dando alle detenute una possibilità concreta di crescita personale e reinserimento sociale. “È un’occasione per sottolineare il valore della speranza e del cambiamento,” spiega Nadia De Lazzari, ideatrice del progetto.
Casanova e la cultura artigiana: il simbolo di una Venezia eterna
Questo anniversario non celebra solo l’uomo Casanova, ma anche la città che lo ha ispirato, con le sue tradizioni, il suo artigianato e il suo spirito ribelle. La mostra e gli eventi collegati non saranno solo un tributo al passato, ma anche un’occasione per riflettere sul futuro di Venezia come capitale culturale e sociale.
Se Venezia è da sempre sinonimo di magia e trasformazione, il progetto “Casanova 300” ne è la prova tangibile: un viaggio tra arte, storia e redenzione, con la promessa di rimanere nei cuori di chi lo vivrà.