Champagne taroccato online: il lusso diventa low-cost (e pericoloso)?
Lo Champagne, simbolo per eccellenza del lusso e dell’artigianalità, è sotto attacco. Il nemico? La contraffazione online, un mercato parallelo che negli ultimi anni è esploso, portando alla vendita di migliaia di prodotti fraudolenti sulle piattaforme e-commerce. Tra il 2021 e il 2024, il Comité Interprofessionnel du Vin de Champagne (CIVC) ha richiesto la rimozione di oltre 16.000 prodotti falsificati, di cui quasi 5.000 solo da Amazon.
La battaglia contro i falsi Champagne è una “sfida colossale”, come l’ha definita Charles Goemaere, direttore generale del Comité Champagne, intervenendo alla conferenza sulle indicazioni geografiche organizzata dall’Ufficio europeo della proprietà intellettuale (EUIPO). “Collaborare con gli operatori dell’e-commerce ci semplifica la vita – ha spiegato Goemaere – perché abbiamo accesso a informazioni a cui potremmo arrivare nel mondo tradizionale solo inviando un esercito di persone a indagare sui mercati, cosa al di fuori della nostra portata finanziaria.”
Il rischio per i consumatori: bere Champagne o un fake di scarsa qualità?
Acquistare una bottiglia online può sembrare un gesto innocuo, ma la realtà è ben diversa. Le bottiglie contraffatte non solo danneggiano il marchio e i produttori di Champagne, ma mettono a rischio la salute dei consumatori, che potrebbero ritrovarsi con prodotti di qualità scadente o addirittura pericolosi.
I falsari giocano su nomi simili, etichette quasi identiche e prezzi più bassi per ingannare chi cerca una bottiglia per un’occasione speciale. L’impatto sulla denominazione è devastante: ogni bottiglia falsa erode il valore di un mercato che vale miliardi e si fonda su secoli di tradizione e rigidi disciplinari di produzione.
Le piattaforme e-commerce sotto pressione
Le grandi piattaforme di vendita online come Amazon, eBay e Alibaba sono sempre più sotto il mirino del Comité Champagne e delle istituzioni europee, che chiedono loro un maggiore impegno nel rimuovere le inserzioni fraudolente. “Dobbiamo tutelarci e aumentare la fiducia che i consumatori ripongono nelle piattaforme di e-commerce, così che sappiano che stanno acquistando un prodotto autentico”, ha sottolineato Goemaere.
Nonostante gli sforzi, il mercato del falso Champagne continua a crescere, dimostrando che le regole attuali potrebbero non essere sufficienti. Le domande, quindi, restano aperte: le piattaforme faranno abbastanza per proteggere i consumatori? E quanto è davvero sicuro acquistare Champagne online?