Monastero di San Giorgio di Choziba: un gioiello di straordinaria bellezza e spiritualità
Nascosto tra le pareti scoscese del Wadi Qelt, nel cuore del deserto di Giuda in Cisgiordania, il Monastero di San Giorgio di Choziba (anche noto come Monastero di San Giorgio in Koziba o Mar Jaris) è un luogo di straordinaria bellezza e spiritualità, famoso per la sua posizione unica e la storia ricca di fascino. Fondato nel V secolo d.C., questo monastero ortodosso è uno dei più antichi e suggestivi luoghi di culto della Palestina.
Storia e Leggende
Il monastero venne fondato intorno al 420 d.C. da cinque monaci eremiti, desiderosi di ritirarsi nelle grotte naturali per vivere una vita di preghiera e contemplazione. Il luogo divenne celebre nel VI secolo grazie a San Giorgio di Choziba, un monaco cipriota che ampliò la struttura, facendone un centro di vita monastica attivo e molto rispettato. Purtroppo, nel 614 d.C., il monastero fu devastato dall’invasione persiana, durante la quale numerosi monaci persero la vita. Dopo secoli di abbandono, nel XII secolo fu ripopolato dai crociati, per poi essere nuovamente lasciato in rovina. Soltanto nel 1878, grazie al monaco greco Kalinikos, il monastero venne restaurato e riportato all’antica bellezza.
Una leggenda narra che proprio in questo luogo il profeta Elia trovò rifugio durante la sua fuga, venendo nutrito miracolosamente da corvi, evento commemorato nella cappella della grotta a lui dedicata.
Architettura e Opere d’Arte
Il monastero è una spettacolare costruzione a strapiombo su una scogliera, raggiungibile attraverso un suggestivo sentiero che si snoda nel canyon desertico. L’interno comprende diverse cappelle e grotte decorate con antiche icone ortodosse e pitture murali ben conservate.
La Chiesa principale, dedicata alla Vergine Maria, custodisce preziose icone, tra cui quella della Madonna Theotokos, particolarmente venerata dai fedeli locali. La cappella del profeta Elia, scavata nella roccia, conserva invece affreschi antichi che rappresentano episodi biblici e scene della vita dei santi, databili al XIII secolo.
Informazioni Pratiche
- Indirizzo: Wadi Qelt, vicino a Gerico, Cisgiordania
- Telefono: +972 2 232 2827 (informazioni generali)
- Orari di apertura: Lunedì-sabato dalle 9:00 alle 13:00; domenica chiuso.
- Ingresso: Gratuito, offerte volontarie gradite.
Come Arrivare
- In auto: Da Gerusalemme, prendere la strada 1 verso Gerico, uscire a Mizpe Yericho e seguire le indicazioni per il Wadi Qelt. Disponibile parcheggio presso l’ingresso del sentiero pedonale.
- Con mezzi pubblici: Dalla stazione centrale di Gerusalemme, autobus 961 o 963 fino alla fermata “Mizpe Yericho Junction”, poi taxi o percorso a piedi di circa 45 minuti fino al monastero.
- A piedi: Percorso trekking molto apprezzato, partendo da Gerico o da Mizpe Yericho attraverso il Wadi Qelt (circa 2-3 ore di cammino, livello medio-difficile).
Consigli per la Visita
Si consiglia un abbigliamento rispettoso e scarpe da trekking per affrontare i sentieri rocciosi e scivolosi. Non è permesso l’accesso in abiti corti o sbracciati. Inoltre, è preferibile portare con sé acqua e protezione solare, data la posizione desertica del sito.
Curiosità
Il monastero è noto anche per la presenza di un antico ossario, visibile ai visitatori, che custodisce le reliquie dei monaci uccisi durante l’invasione persiana del 614 d.C.
Dove Dormire nei Dintorni
- Jericho Resort Village (4 stelle), situato a Gerico, offre camere confortevoli e piscina. Tel: +972 2-232-1255
- Auberg-Inn Guesthouse, sistemazione accogliente e caratteristica, con ampi giardini e ospitalità locale. Tel: +972 54-444-0709
Dove Mangiare nelle Vicinanze
- Mount of Temptation Restaurant (Gerico, vicino alla funivia): cucina locale, atmosfera unica, vista panoramica sulla valle.
- Sultana Restaurant, noto per specialità palestinesi e mediorientali, ottimo rapporto qualità-prezzo. Tel: +972 2-232-2444
Eventi e Celebrazioni
La festività più importante è celebrata il 23 aprile, giorno dedicato a San Giorgio, durante il quale si svolgono cerimonie religiose e momenti conviviali aperti ai pellegrini e ai visitatori.