Giaffa: la guida turistica per visitare una delle città più antiche del mondo
Arrivare a Giaffa è come varcare la soglia di un romanzo d’avventura. Fondata oltre 4.000 anni fa e considerata una delle più antiche città portuali del mondo, oggi Jaffa (o Yafo) è la porta d’Oriente sul Mediterraneo, appoggiata alle spalle ultramoderne di Tel Aviv ma ancora vibrante di spezie, storie e arte. Camminare per i suoi vicoli significa tuffarsi tra profumi d’arancia, suoni di botteghe, mosaici di culture, e un tramonto che ogni giorno sa sorprendere anche chi qui vive da sempre. Che cosa rende Giaffa unica? La capacità di essere insieme città, porto, bazar, sogno e, sempre, sorpresa.
Storia e identità
Giaffa è leggenda prima ancora che storia: raccontata nella Bibbia (qui Giona partì prima di essere inghiottito dal pesce), celebrata nei miti greci (qui Perseo liberò Andromeda), città ambita da fenici, egizi, crociati, arabi e turchi ottomani. Porto strategico per millenni, ha visto transitare eserciti, mercanti, santi e sognatori. Ogni conquista ha lasciato tracce: moschee, chiese, torri, antichi caravanserragli e, su tutto, il profilo di una città sempre in dialogo con il mare.
Oggi Giaffa è rinata come quartiere multiculturale e creativo di Tel Aviv: gli echi della storia convivono con la vitalità di giovani artisti, gallerie, cucine fusion e caffè letterari.
Cosa vedere
Porto di Giaffa
Il cuore pulsante della città. Pescherecci, barche a vela, locali affacciati sull’acqua e la passeggiata che collega il porto ai giardini e alle mura. Qui tutto parla di Mediterraneo: profumi di pesce grigliato, reti da pesca, artisti che espongono le loro opere in banchina.
Il Centro Storico e il Labirinto dei Vicoli
Percorri le stradine acciottolate: si apre una città di pietra dorata, cortili nascosti, botteghe d’arte e piccoli atelier. Cerca la “Porta di Giaffa” e lasciati guidare dalle targhe in bronzo che raccontano miti e costellazioni: ogni vicolo prende il nome da un segno zodiacale.
Torre dell’Orologio (Clock Tower)
Simbolo ottomano di Giaffa, svetta all’ingresso della città vecchia. Da qui partono le esplorazioni verso mercati, chiese e gallerie d’arte.
Chiesa di San Pietro
Affacciata sul mare, fu rifugio di crociati e pellegrini. Oggi la sua facciata barocca domina la skyline di Giaffa. All’interno: affreschi, silenzio e la storia delle visite papali in Terra Santa.
Mercato delle Pulci (Shuk HaPishpeshim)
Un universo a parte: tappeti, mobili d’epoca, libri, vinili, cianfrusaglie e design contemporaneo. Qui il negozietto d’antiquariato convive con la start-up, la caffetteria con la bottega d’arte. Da non perdere il mercato del venerdì mattina.
Giardini di HaPisga
Il punto panoramico della città, ideale al tramonto. Da qui si ammira tutto il litorale di Tel Aviv, la linea degli hotel e, nelle giornate limpide, l’orizzonte della costa israeliana.
Quartieri e dintorni
Giaffa non è solo centro storico: il quartiere di Ajami, un tempo abitato da arabi cristiani e musulmani, oggi mescola ville ottomane, street art e ristorantini sulla spiaggia. Le stradine di Giv’at Aliyah scendono verso il parco e le spiagge meno frequentate, mentre il confine con Tel Aviv si dissolve tra negozi vintage e street food.
Itinerari a piedi e bici
La pista pedonale e ciclabile “Tayelet” collega Giaffa con Tel Aviv, seguendo la costa: 5 km di panorami tra onde, caffè sulla sabbia, spiagge animate e tramonti da cartolina. Da provare anche il percorso che dal porto sale verso la collina dei giardini, per vedere le mura antiche e il faro.
Gastronomia, vini e specialità
La cucina di Giaffa è la perfetta sintesi del Levante mediterraneo.
- Hummus: qui trovi alcune delle versioni migliori di Israele.
- Sabich: pane pita farcito con melanzane, uova sode, insalata e amba (salsa di mango speziata).
- Shakshuka: uova in salsa di pomodoro e peperoni, servite calde in padella.
- Pesce alla griglia, calamari, polpo e crostacei freschi dal porto.
- Kanafeh e dolci arabi di pasticceria, da gustare con il caffè turco o il tè alla menta.
Vini e bevande:
- I ristoranti servono ottimi vini israeliani (Cabernet Sauvignon, Merlot, Carignan e varietà bianche come Chardonnay e Sauvignon Blanc) prodotti sulle alture della Galilea e nelle regioni di Judean Hills.
- Prova il succo di melograno fresco al mercato e le birre artigianali locali.
Dove mangiare
- Abu Hassan (1 HaDolphin St, tel. +972 3-682-0387): una leggenda dell’hummus, sempre affollato e spartano.
- The Old Man and the Sea (85 Kedem St, tel. +972 3-544-3003): pesce freschissimo e una tavolata infinita di antipasti.
- Onza (3 Rabbi Nachman St, tel. +972 3-648-6060): cucina levantina contemporanea in un ex magazzino industriale.
- Puaa (8 Rabbi Yohanan St, tel. +972 3-682-3821): tra vintage e design, perfetto per brunch o un tè tra libri e poltrone.
- Ramesses (Rabi Khanina 6, +972 3-728-9494): fusion locale e cocktail d’autore.
Dove dormire
- The Setai Tel Aviv (22 David Raziel St, tel. +972 3-526-6666): hotel di lusso in un’antica fortezza ottomana, spa e piscina panoramica.
- Market House Hotel (5 Beit Eshel St, tel. +972 3-542-5555): boutique hotel con colazioni leggendarie, a due passi dal mercato.
- Margosa Hotel (36 Jerusalem Blvd, tel. +972 3-680-5050): moderno e silenzioso, perfetto per chi cerca relax e comodità.
- The Jaffa, a Luxury Collection Hotel (2 Louis Pasteur St, tel. +972 3-526-7777): hotel 5 stelle, in un ex monastero, mix perfetto tra storia e design.
- Old Jaffa Hostel (13 Ami’ad St, tel. +972 3-682-8276): soluzione giovane, informale e centralissima.
Shopping e artigianato
A Giaffa si viene per comprare storie: ceramiche dipinte a mano, gioielli in argento, vetri soffiati, tappeti persiani, spezie, lampade arabe, abiti vintage e quadri. Il Mercato delle Pulci è il regno della contrattazione: qui ogni oggetto ha un passato e ogni venditore una storia da raccontare.
Come arrivare e muoversi
Giaffa è collegata al centro di Tel Aviv da autobus, taxi e da una passeggiata lungomare. Si visita a piedi o in bicicletta: il modo migliore per assaporarne ritmo e atmosfera. Parcheggi pubblici sono disponibili lungo la costa; consigliato evitare l’auto nel cuore storico.