Metodo Solera: che cosa è e perché è diventato leggendario?
L’Essenza del Metodo Solera
Il Metodo Solera, noto anche come “Solera y criaderas“, è una tecnica di invecchiamento dinamico, celebre per la produzione dello Jerez (Sherry) e altri vini fortificati come il Marsala. Questo sistema garantisce una qualità costante nel tempo, mescolando vini di diverse annate, e permette di sviluppare complesse qualità aromatiche che rendono unici questi vini.
Breve Storia del Metodo Solera
Originato a Sanlúcar de Barrameda, vicino a Jerez, nella seconda metà del XVIII secolo, il Metodo Solera iniziò come una semplice miscelazione di vini di diverse annate. Divenne poi un sistema più complesso, sviluppandosi notevolmente nel XIX secolo con l’introduzione della “flor” per i vini ossidativi, come lo stile Oloroso. Alcune soleras storiche risalenti alla fine del ‘700 sono ancora attive, dimostrando la durata e la dinamicità del metodo.
Funzionamento del Metodo Solera
Il sistema è basato su una composizione piramidale di botti, conosciute come “criaderas”. Le botti vengono riempite per circa due terzi: il piano più basso, la solera, contiene il vino più maturo, mentre il più alto, la sobretabla, contiene il vino più giovane. Ogni anno, una parte del vino dalla solera viene prelevata per l’imbottigliamento, e il suo livello viene ripristinato con vino dalla criadera superiore. In questo modo, il vino finale è un blend di diverse annate, con ogni criadera che contribuisce con caratteristiche uniche.
Vantaggi del Metodo Solera
Il Metodo Solera consente una produzione di vino di qualità costante, fondendo più annate. L’introduzione graduale di nuovi vini nel sistema e l’influenza della parte più vecchia garantisce un’età media costante e un profilo organolettico uniforme. Questo sistema è stato originariamente sviluppato per soddisfare la richiesta di costanza nel profilo del prodotto, soprattutto nel mercato inglese.
Il Metodo Solera nel Mondo
Oltre ai vini fortificati, il Metodo Solera è utilizzato per produrre distillati come rum, whisky, brandy, grappe, sake, e persino aceto balsamico. Si trova in vari paesi, tra cui Spagna, Portogallo, Sicilia con il Marsala, e in Francia per alcuni Champagne e Banyuls. Altre applicazioni includono la produzione di whisky in Scozia, birra acida in Svezia e awamori, un tipo di sakè, in Giappone. Questa diffusione globale dimostra la versatilità e l’efficacia del metodo nell’invecchiamento di una vasta gamma di bevande.