Cosa contiene il vino? Scopriamo la sua composizione chimica
Il vino, una delle bevande più antiche e affascinanti al mondo, è molto più di una semplice miscela di uva fermentata. È un vero e proprio sistema chimico complesso in cui ogni componente contribuisce in maniera unica all’esperienza sensoriale. Vediamo nel dettaglio cosa c’è effettivamente dentro ogni bicchiere di vino.
1. Acqua (70-90%)
L’elemento principale del vino è l’acqua, che rappresenta fino al 90% del volume totale. L’acqua nel vino proviene direttamente dalle uve e gioca un ruolo cruciale nella diluizione di tutti gli altri componenti chimici, che insieme danno forma al profilo organolettico del vino.
2. Alcol Etanolo (6-16%)
L’alcol, o etanolo, è il secondo componente più importante. Si forma durante la fermentazione degli zuccheri presenti nel mosto. La quantità di alcol varia molto a seconda dello stile del vino, contribuendo alla sensazione di calore e corpo. Vini bianchi leggeri possono avere un contenuto alcolico attorno al 10%, mentre rossi corposi o vini fortificati possono superare il 15%.
3. Zuccheri Residui (0-25%)
Gli zuccheri presenti nel vino sono principalmente fruttosio e glucosio. Nei vini secchi, gli zuccheri residui sono minimi (meno di 1 g/l), mentre nei vini dolci possono arrivare a concentrazioni molto alte, come accade nei passiti, dove i livelli di zucchero possono superare i 200 g/l.
4. Acidi (0,4-1%)
Gli acidi sono fondamentali per l’equilibrio del vino, donandogli freschezza e vivacità. L’acido tartarico è il più comune e conferisce stabilità, mentre l’acido malico dona un profilo più aspro. Quando quest’ultimo viene trasformato in acido lattico durante la fermentazione malolattica, il vino guadagna morbidezza. Tra gli acidi troviamo anche l’acido citrico e l’acido acetico, quest’ultimo in quantità limitate per evitare difetti.
5. Polifenoli e Tannini
I polifenoli sono composti presenti nelle bucce, nei semi e nei raspi dell’uva. Sono i responsabili del colore nei vini rossi (grazie agli antociani) e dell’astringenza percepita in bocca, dovuta ai tannini. I tannini giocano un ruolo fondamentale anche nella longevità del vino e nella sua capacità di evolversi nel tempo.
6. Minerali e Sali
Anche se presenti in tracce, i minerali (calcio, magnesio, ferro, zinco) influenzano il gusto del vino. Sono fortemente legati al terroir, ovvero alle caratteristiche del suolo in cui crescono le viti. La percezione di mineralità nei vini, spesso associata a regioni come Chablis o la Mosella, deriva proprio dalla presenza di questi elementi.
7. Glicerolo
Tra i polialcoli, il più importante è il glicerolo, che contribuisce alla morbidezza e alla sensazione di dolcezza in bocca. La sua presenza varia, ma in generale si trova in concentrazioni di circa 10 g/l, contribuendo alla percezione di corpo.
8. Aromi e Composti Volatili
Gli aromi del vino derivano da esteri, aldeidi, terpeni e altre molecole aromatiche che si sviluppano durante la fermentazione e l’invecchiamento. Questi composti donano al vino la sua complessità aromatica, con profumi di frutta, fiori, spezie o erbe aromatiche.