Singani: tutto quello che dovete sapere sul leggendario distillato boliviano
Raffinato, saporito e inconfondibilmente boliviano, il Singani è un distillato dal carattere unico che cattura l’essenza del suo terroir montuoso. Se non lo avete mai assaggiato, dovreste dagli una possibilità, perché, detto in parole molto semplici, questa acquavite di uva è uno dei gioielli più rari e suggestivi di tutta l’America Latina.
Origine e Storia del Singani
La storia del Singani inizia nel XVI secolo, quando i missionari gesuiti portarono la viticoltura nelle valli alte della Bolivia per produrre vino per i loro riti religiosi. La uva utilizzata per produrre il Singani è la “Moscatel de Alejandría”, un’antica varietà di uva moscato conosciuta per il suo profilo aromatico distintivo.
Il Singani prende il nome dalla regione di Singani, nella valle di Tarija, dove la produzione di questa bevanda spiritosa è iniziata. Nel 2019, la Bolivia ha ottenuto il riconoscimento di denominazione di origine (DO) per il Singani dall’Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale.
Caratteristiche Organolettiche
Il Singani è un distillato chiaro con una palette aromatica distintiva. Si distinguono note floreali di rosa e gelsomino, e fruttate di pesca e albicocca. In bocca, è morbido e rotondo, con una freschezza vinosità dovuta alla sua origine vinicola.
Il sapore di Singani è unico, grazie alla combinazione del profilo aromatico dell’uva Moscatel de Alejandría e alla purezza conferita dalla distillazione a elevata altitudine, che consente una fermentazione più lenta e la conservazione degli aromi.
Come è Fatto il Singani
La produzione del Singani inizia con la coltivazione dell’uva Moscatel de Alejandría nelle valli alte della Bolivia, a un’altitudine di oltre 1.600 metri. L’altitudine, il clima freddo e i suoli poveri di queste regioni conferiscono all’uva un carattere unico.
Dopo la vendemmia, l’uva viene fermentata per produrre vino. Questo viene poi distillato in alambicchi di rame per produrre l’acquavite di uva. La distillazione avviene a bassa pressione per conservare gli aromi delicati dell’uva.
Il Singani viene poi affinato in acciaio inossidabile per almeno sei mesi prima di essere imbottigliato. A differenza di altri distillati, il Singani non è invecchiato in legno, per preservare la purezza e la freschezza del distillato.
Tipologie e Usi in Cucina
Il Singani è tradizionalmente bevuto da solo o come base per vari cocktail. È un ingrediente chiave del cocktail boliviano “Chuflay”, una bevanda rinfrescante a base di Singani e ginger ale.
In Bolivia è usato come distillato aromatizzante, al pari del Brandy: quindi è ottimo per flambare, aromatizzare frutti di mare, gamberi, mazzancolle e aragoste. Lo potete usare per fare filetto al pepe verde o per condire creme, torte e macedonie, ma anche a succhi per fare cocktail leggeri, molto estivi. Grazie ai profumi e alla leggerezza di corpo aggiunge una dimensione aromatica ai piatti, senza risultare mai pesante o prepotente.